Architetture a confronto, quella moderna di palazzo Lipparini-Miccichè e quella barocca della chiesa Madre

I turisti disapprovano la demolizione degli anni '60 del secolo scorso

Palazzo Lipparini-Miccichè e chiesa Madre (FOTO SVN)
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SCICLI – Piazza Italia ore 13.00, caldo con temperature vicine ai 32 gradi e tantissimi turisti solitari, fermi davanti la chiesa di Sant’Ignazio e palazzo Lipparini-Miccichè ad ammirare da una parte l’architettura barocca della “Matrice” e dall’altra quella moderna del palazzo di vetro. Qualcuno dei turisti, senza peli sulla lingua, chiede ad un passante come mai in un contesto di chiese e palazzi in stile barocco ci sia un palazzo in stile moderno. Un altro turista chiede: “Chi è stata la testa gloriosa che ha deciso di costruire questa ‘spuria’ al posto di uno straordinario sito, rappresentato dal convento dei Gesuiti?”

 

“E’ successo agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso per far posto ad un edificio moderno in cemento armato fra due edifici di particolare importanza architettonica”, risponde un cittadino che ha la pazienza di ascoltare le lamentele. “Oggi però vi ritrovate-replica il turista-uno straordinario gioiello barocco rovinato da un corpo estraneo che è questo palazzo di vetro“. Come non dare ragione a questo ‘ospite’, molto affezionato alla cittadina barocca.

Per il recupero della facciata e riportarla all’originale si sono sono spesi fiumi di parole ma nulla ad oggi è stato fatto. Gli amici turisti, comunque, una bella foto al palazzo di vetro l’hanno fatta, archiviandola nella memoria delle fotocamere e degli smartphone.

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