Fondi ex convento della Croce, l’on. Ragusa s’inserisce nella polemica Soprintendenza-Comune di Scicli

"E’ opportuno che possa essere individuata la soluzione migliore per evitare che le risorse vadano perdute”

Orazio Ragusa (Foto SVN)
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SCICLI – Nella polemica a distanza Soprintendenza di Ragusa-Comune di Scicli si inserisce l’onorevole Orazio Ragusa. L’obiettivo? Evitare la frattura definitiva tra il soprintendente Calogero Rizzuto e il sindaco Enzo Giannone  sulla questione dei fondi per l’ex Convento della Croce. Il parlamentare è preoccupato dal fatto che i 5 milioni per il rilancio di uno dei monumenti storici più importanti della città, l’ex convento della Croce, possano andare perduti.  “Siamo convinti che le polemiche- dice Orazio Ragusa- , in questa delicata fase storica, debbano stare a zero perché se non c’è la possibilità di incontrarsi e di confrontarsi, tutti i problemi rischiano di rimanere irrisolti”.
Ragusa vuole stemperare le tensioni e aggiunge:  “Ora – sottolinea l’on. Ragusa – è assolutamente comprensibile la posizione della Soprintendenza che sta cercando di svolgere appieno le proprie funzioni e che lavora con un precipuo obiettivo, vale a dire fare in modo che queste risorse non siano perdute. Anche il Comune di Scicli ha spiegato la propria posizione, chiarendo che si tratta di un problema di bilancio, e sta cercando di fare in modo che i fondi possano essere destinati alla nostra città com’è giusto che sia. Questo non ha evitato lo scambio di una serie di reciproche accuse. Dopo che è trascorso qualche giorno, però, e dopo che è stata avviata la necessità di riflettere ancora meglio su quanto accaduto, soprattutto per evitare che possano andare perduti i cinque milioni di euro, ho deciso di farmi promotore di un incontro tra la Soprintendenza da un lato e il Comune dall’altro perché, bandite le polemiche, si possano trovare le ragioni di una collaborazione che, in questa fase, si rende assolutamente necessaria per cercare di garantire le risposte dovute alla collettività.
Contatterò quindi Soprintendenza e Comune per trovare un momento di raccordo e potere andare avanti verso la direzione da tutti auspicata”.

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