Circonvallazione Ovest di Scicli, il Comune fa chiarezza

L'arteria è considerata via di fuga in caso di eventi calamitosi

Circonvallazione Ovest (Foto repertorio)
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SCICLI – Poiché negli ultimi giorni il Comune di Scicli è stato inopinatamente coinvolto in tentativi di sterili e strumentali polemiche sull’apertura al traffico veicolare della prosecuzione della via Noce,  cosiddetta circonvallazione Ovest, riteniamo opportuno dare alcuni chiarimenti.
L’opera è stata realizzata dal Dipartimento della protezione civile.
Dopo che nel corso del 2016, sotto la gestione commissariale del Comune, si fosse parlato nei mezzi di informazione di inaugurazione della stessa e che puntualmente ciò non si fosse  verificato, nel gennaio del 2017 il Dipartimento di protezione civile faceva sapere al Comune di Scicli che l’opera poteva essere consegnata. Tale consegna non aveva luogo per un “disguido” nella comunicazione da parte dello stesso Dipartimento e perché lo stesso, attivando una procedura e una tempistica di consegna anomala, non forniva preventivamente al Comune di Scicli nessuna documentazione necessaria all’uopo, in particolare quella attestante l’avvenuto collaudo dell’opera.

Peraltro, gli eventi alluvionali del 22 e 23 gennaio 2017 danneggiavano sensibilmente la gabbionata della strada, determinandone chiaramente la sua impraticabilità.
Dopo interlocuzioni tra i tecnici e l’assessore al ramo del Comune di Scicli, arch. Viviana Pitrolo, e quelli del Dipartimento della Protezione civile, il RUP dell’opera comunicava formalmente in data 08 marzo 2017 al Comune di Scicli  che era stato fatto il collaudo statico dell’opera, senza peraltro indicarne la data, e che nelle more della redazione del collaudo amministrativo era possibile procedere alla consegna dell’opera.

I tecnici del Comune di Scicli si recavano sui luoghi e avevano modo di riscontrare che nulla era stato fatto per riparare i danni consistenti alla gabbionata causati dall’alluvione di gennaio.
Il Sindaco di Scicli rispondeva formalmente in data 9 marzo 2017 al Dipartimento della Protezione civile di Ragusa sottolineando come l’opera in questione costituisca via di fuga in caso di eventi calamitosi e che il Comune non poteva non confermare il proprio interesse ad addivenire, in tempi rapidi, alla presa in consegna dell’opera stessa. Ma che riteneva necessario acquisire il collaudo tecnico-amministrativo, di cui il collaudo statico è solo una parte, sollecitando anzi la conclusione delle procedure di collaudo nel rispetto dei termini fissati dal D. Lgs. 50/2016, con il rilascio del relativo certificato. Il Sindaco nella stessa comunicazione richiamava la necessità di procedere, quale ulteriore presupposto alla presa in consegna dell’opera da parte del Comune, al ripristino della gabbionata danneggiata e rimarcava, con l’auspicio di individuare le idonee soluzioni, il vulnus rappresentato dalla mancanza di illuminazione, mancanza che, nei fatti, intacca negativamente la sicurezza dell’opera.

Dopo questa nota da parte del Sindaco di Scicli, inviata per conoscenza anche al Prefetto di Ragusa, nessuna comunicazione ufficiale è più pervenuta al Comune di Scicli da parte del Dipartimento della Protezione civile.

I tecnici del Comune di Scicli hanno comunque continuato ad interloquire con quelli del Dipartimento della Protezione civile per sollecitare sia il ripristino della gabbionata che la conclusione del collaudo. Sulla prima questione la risposta del Dipartimento è stata per diversi mesi che c’erano difficoltà legate al reperimento delle risorse economiche; sulla seconda questione che si stava procedendo al completamento del collaudo. Lo stesso Sindaco ha avuto modo di interloquire con l’Ing. Foti, capo del Dipartimento della Protezione civile regionale. Per ultimo in data 13 settembre 2017 in un incontro a Palermo, in presenza del geom. Fiorilla (responsabile della Protezione civile di Scicli) e dell’assessore Vindigni, nel corso del quale l’Ing. Foti ha dato rassicurazioni tanto sul ripristino della gabbionata quanto sulla conclusione del collaudo, e ha anche confermato l’inserimento nella prossima programmazione europea della prosecuzione della circonvallazione in direzione di Modica, come richiesto dal Comune di Scicli.
Questi i fatti. Ci pare che ci sia poc’altro da aggiungere se non una considerazione di ordine generale. Trattandosi di un’opera pubblica rilevante e per la quale sono state spese ingenti risorse pubbliche, un sindaco e un’amministrazione comunale, insieme ai loro uffici, hanno certamente il dovere di sollecitarne la possibilità di fruizione da parte dei cittadini ma hanno anche il dovere di accertare la perfetta e regolare esecuzione della stessa: tutto questo abbiamo chiesto da gennaio ad ora. 
Auspichiamo che l’iter tecnico-amministrativo possa concludersi velocemente e che l’opera possa essere quanto prima messa a disposizione della comunità sciclitana.

Il Comune di Scicli

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