Visite ed esami senza ticket in ospedale: arrestato dirigente medico sciclitano

Su di lui gravano i reati di truffa pluriaggravata ai danni dello Stato, abuso d’ufficio e peculato aggravato

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SCICLI – I carabinieri della Stazione di Modica hanno arrestato Carmelo Aprile, 66enne dirigente medico sciclitano dell’Ospedale Maggiore di Modica e noto specialista di gastroenterologia.

E’ nel corso della mattinata che i militari dell’Arma hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa, su richiesta del Pubblico Ministero Dott. Fabio D’Anna, nei confronti del medico Aprile per i reati di truffa pluriaggravata ai danni dello Stato, abuso d’ufficio e peculato aggravato. Un’attenta attività investigativa, svolta interamente dalla Stazione di Modica, sotto la direzione della Procura di Ragusa, intercettazioni telefoniche, acquisizione di documentazione presso l’Azienda Sanitaria Provinciale e l’escussione di numerosi pazienti, hanno permesso di evidenziare, secondo l’accusa, una consolidata gestione personalistica e scorretta, a danno dello Stato e di pazienti spesso bisognosi e poco abbienti, della pubblica funzione del dirigente medico indagato, fornito di rapporto di lavoro a tempo pieno ed esclusivo. Lo specialista avrebbe costantemente svolto numerosi esami diagnostici e visite mediche, utilizzando mezzi, farmaci, locali e forza lavoro dell’Ospedale ove presta servizio, in totale violazione di norme, inducendo molti pazienti a non prenotare tramite centro prenotazioni, e pretendendo, quale corrispettivo della visita, somme di denaro anche maggiori rispetto al prezziario regionale. Tutti i versamenti sono avvenuti in contante, senza rilascio di alcuna ricevuta fiscale, con danno ingente sia ai pazienti che al Servizio Sanitario Nazionale. Il reato di peculato contestato si sarebbe manifestato nell’aver svolto visite ed esami appropriandosi delle strumentazioni a lui fornite dalla struttura sanitaria. L’abuso d’ufficio sembra essersi configurato anche nei casi in cui, senza alcuna copertura normativa, ha svolto prestazioni sanitarie a titolo amicale e gratuito, provocando danno economico all’Azienda Sanitaria. L’indagine, scattata dopo dalla denuncia di un cittadino che ha ravvisato che la condotta dello specialista non fosse corretta, si è svolta da gennaio fino al novembre 2018, fornendo alla Procura di Ragusa un quadro indiziario chiaro ed incontrovertibile che permetteva l’emissione del provvedimento in breve tempo. L’attività dei militari dell’Arma ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, gravati da procedimento penale per condotte simile quando svolgeva servizio presso il Nosocomio di Scicli; ed ha condotto a rassegnare al Pubblico Ministero le esigenze cautelari stringenti per evitare la commissione di reati della stesse specie di quelli commessi. Il Giudice per le indagini preliminari, concordando con le richieste del Pubblico Ministero, rassegnate dai Carabinieri di Modica ha emesso le odierne misure cautelari. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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