Chiafura Workshop 2019, il sindaco Enzo Giannone: “Aperti ai privati, con giudizio”

Emerse tre idee progettuali su cui lavorare

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SCICLI – A Scicli si è concluso il workshop su Chiafura, una ‘tre giorni’ dedicata alla studio dei progetti circa le possibili fruizioni del colle San Matteo, con particolare riguardo al sito rupestre di Chiafura e alla antica chiesa matrice di San Matteo. Si è trattato di evento di significativo spessore culturale che ha visto la prestigiosa partecipazione di tre importanti nomi del panorama dell’architettura e del design europeo: Oriol Capdevila dello studio MBM arquitectes di Barcellona, Joao Gomes da Silva, dello studio Global Arquitectura Paisagista di Lisbona, Margareta Berg designer e imprenditrice di Matera, ideatrice del concept dell’albergo diffuso tra i famosi Sassi materani, patrimonio Unesco. Nella proposizione degli interventi sono venute fuori le tre anime tecniche profondamente diverse dei tre tutor:

un approccio contemporaneo e provocatorio quello di Capdevila;

un approccio conservativo e legato alla tradizione culturale del nostro territorio quello del portoghese Joao Gomes da Silva;

un approccio più imprenditoriale è quello proposto dal gruppo di tecnici seguiti dalla Berg.

Nella foto l’assessore Viviana Pitrolo

E’ iniziato un cammino -ha detto l’assessore Viviana Pitroloil cui prosieguo registrerà di nuovo un’azione corale, da parte degli stessi protagonisti del workshop che saranno chiamati a sviluppare le conclusioni sulle tre esperienze progettuali che costituiranno la base per la definizione di un progetto di fattibilità tecnico-economica”.

Siamo aperti ai privati, ma con giudizio”, spiega il sindaco Enzo Giannone. “Non è pensabile che coi fondi pubblici si possano mettere in sicurezza, in tempi sostenibili, i sette livelli di Chiafura. Se non vogliamo l’opzione zero, ovvero l’abbandono come negli ultimi 60 anni, serve un coinvolgimento dei privati nel recupero del sito”.

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