Scicli: giro di vite sul personale, visite fiscali e 104

Due direttive del sindaco Giannone

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SCICLI – Il sindaco Giannone ha dato direttiva a tutti i Capisettore di verificare in maniera puntuale le presenze o assenze dal servizio dei dipendenti, dando corretta applicazione della normativa vigente sulle visite fiscali ai dipendenti assenti per malattia da parte degli uffici preposti e inquadrati nel settore I, fornendone rapporto trimestrale dettagliato alla Segretaria Comunale Dott.ssa Cinzia Gambino e all’Assessore al personale Giorgio Vindigni. Il controllo attraverso visita fiscale al dipendente viene disposto obbligatoriamente nel primo giorno di assenza dal lavoro se questo è a ridosso di una giornata non lavorativa, ovvero se si colloca il giorno prima o il giorno dopo una giornata non lavorativa. La seconda direttiva si riferisce ai permessi ex legge 104. Al fine di evitare la compromissione del funzionamento dell’organizzazione dei vari settori dell’Ente, il personale che intende fruire dei benefici previsti dai commi 2 e 3 dell’articolo 33 della legge n.104/92, deve presentare entro il primo giorno di ogni mese un piano mensile per la fruizione dei permessi, fermo restando che eventuali, non previste e improcrastinabili esigenze di assistenza e quindi di tutela del disabile, debitamente giustificate, potranno comunque essere presentate. Poiché la fruizione dei giorni di permesso è soggetta a particolari condizioni dell’intero nucleo familiare, condizioni che possono variare nel tempo, è necessario che chi intende fruire di tali giorni di permesso rinnovi almeno annualmente la documentazione richiesta. E’ stata chiesto all’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, il controllo di tutte le posizioni dei familiari disabili per i quali i dipendenti fruiscono dei permessi. Pur in presenza dei requisiti formali e amministrativi per beneficiare dei permessi e congedi previsti dalla legge 104/92, è possibile che il lavoratore abusi dell’assenza dal lavoro per fare altro. Pur non vigendo più l’obbligo di prestare «assistenza continuativa ed esclusiva» durante le assenze e pur non dovendo coincidere l’assistenza al disabile con le ore di permesso, c’è abuso quando il dipendente, durante il periodo di assenza, invece di assistere i familiari disabili svolge altre attività.

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