Dalle aule scolastiche all’aula consiliare: ecco il progetto “Toponomastica Femminile sulle vie della parità”

Un’attività progettuale svolta dagli studenti dell’istituto superiore “Q. Cataudella” e presentata in Consiglio dal gruppo consiliare di StartScicli

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SCICLI – Dalle aule scolastiche all’aula consiliare. E’ il percorso compiuto dal progetto “Toponomastica Femminile sulle vie della parita’a cui hanno lavorato, nei mesi scorsi, gli studenti delle classi terze della sezione classica e agraria dell’Istituto “Q. Cataudella”. Una valida attività progettuale che mira, attraverso lo studio della toponomastica femminile, ad annullare il gap di genere tramite il recupero della memoria storica di donne che si sono contraddistinte per la conquista di importanti diritti. Saputo del progetto sviluppato dagli studenti del Cataudella, il gruppo consiliare di StartScicli non ha esitato a farlo conoscere al Consiglio comunale durante la seduta di giovedì scorso.

Nella foto la consigliera comunale Consuelo Pacetto

Era doveroso, da parte nostradichiara la consigliera comunale di Start Scicli Consuelo Pacettodare risalto e continuità al progetto anche sotto il profilo istituzionale. Abbiamo proposto al Sindaco e a tutta la Giunta, infatti, di ripristinare la Commissione Consultiva della Toponomastica, già prevista nel nostro Regolamento Comunale, e la possibilità di riservare il 50% delle intitolazione di nuovi spazi pubblici a donne la cui presenza/azione locale e nazionale è stata marginalizzata da banali stereotipi di genere. Riteniamo che temi come questi –prosegue Pacetto- non possono essere considerati a sé stanti o lontani alla politica. Fanno parte della nostra quotidianità e del principio della civile convivenza. La politica ha anche l’onere di pensare al benessere della propria Comunità sensibilizzando tutta la collettività sostenendo progetti e percorsi culturali volti al superamento della disparità di genere. Ringraziamo per la sensibilità mostrata a questo tema molto delicato, la professoressa Giuseppa Carnemolla, la Prof.ssa Marcella Cinconze e la Prof.ssa Marta Galofaro per aver permesso alla nuova generazione di studiare e guardare la nostra città con occhi di genere. Dobbiamo partire dai ragazzi per costruire un futuro migliore –conclude Consuelo Pacetto”.

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