Scicli: il movimento politico “Città aperta” guarda al futuro

Sguardo rivolto alle prossime elezioni amministrative

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SCICLI – Scalda i motori il movimento politico-culturale “Città Aperta” dopo la fase di chiusura dovuta all’emergenza covid-19. E lo fa chiamando a raccolta dirigenti, rappresentanti istituzionali, iscritti e simpatizzanti, in un incontro che si è tenuto, l’altro ieri, al Villaggio Jungi. Il Movimento popolare è un laboratorio di lavoro politico comune, che si interessa alla vita della propria città e quanti desiderano contribuire al bene comune. Il movimento che, oggi, è parte integrante del progetto ‘Civici e Progressisti’ per il governo della città, guarda in prospettiva futura e si organizza con l’intento di giocarsi la partita alle prossime elezioni comunali. ‘Città Aperta’, nasce nel 2007 a Scicli, dice uno dei fondatori Carmelo Galesi, con l’intenzione di creare un contenitore civico che sia slegato dai partiti, ma che guardi con interesse alla politica locale che, focalizza l’attenzione su un determinato obiettivo e si mobilita per conseguirlo. Il movimento, si è sempre impegnato per tentare di ricostruire un tessuto sociale, politico, economico e culturale, con l’ambizione di aprire ad un futuro nuovo e restituire alla città la dimensione giusta per sviluppare la democrazia. La struttura è solida e mira ad aggregare ancora altri attivisti o semplici simpatizzanti per essere in grado poi di esprimere dei candidati per la competizione comunale del 2022. La città allo stato attuale vive un momento di ripresa in campo culturale, economico e sociale, è in atto un rifiorire di esperienze politiche che si richiamano al Civismo democratico da un lato ed i valori della giustizia sociale, vero antidoto al populismo odierno dilagante. Liste civiche cercano di riattualizzare il pensiero sturziano nelle istituzioni territoriali. Il movimento popolare “Città Aperta”, si identifica nel nuovo progetto politico “Civici e Progressisti” che, rappresenta il prodotto di una rinata coscienza dello stare insieme, democraticamente e con il senso del bene comune. Non porte e finestre, Città Aperta deve aprire, ma i portoni del rinnovamento, del riformismo, del civismo democratico, del progresso, inteso come evoluzione della società e dell’autonomia (che passi attraverso funzioni e compiti che mirano ad avvicinare il cittadino alle istituzioni), per non essere confusa con la vecchia politica. “I risultati -dicono i due consiglieri comunali Guglielmo Scimonello e Lorenzo Bonincontro- sono i conseguimenti dei progetti che hanno ricevuto finanziamenti nel corso della consiliatura, come il rifacimento della facciata della scuola Miccichè-Lipparini, le opere di restauro, riqualificazione e valorizzazione funzionale dell’ex convento della Croce e del sito archeologico di Castelluccio, la realizzazione della Piscina comunale, passando per il completamento del Piano integrato di Jungi, alla dismissione del depuratore di contrada Lodderi e la realizzazione del collettamento al depuratore di contrada Arizza-Cannarella; la riapertura del “Polivalente” di Jungi, etc, etc. Azioni concrete che creano valore alla città e ridisegnano il futuro secondo una moderna ed attuale idea di sviluppo culturale, sociale ed economico, capace di sfruttare la leva della ricerca e della conoscenza e secondo paradigmi che tengano conto delle specificità del territorio (natura, monumenti, agricoltura, turismo, enogastronomia, ecc)”.

Per il coordinamento
Carmelo Galesi
Paolino Gambuzza

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