Al PataPata di Sampieri “Quarant’anni in versi” di Francesco Basile

Per la rassegna “Autori & Libri”

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SCICLI – Prosegue al PataPata di Sampieri la rassegna culturale “Autori & Libri”. Ieri sera, presentazione della silloge poetica “Quarant’anni in versi” di Francesco Basile (edizioni Kimerik). Francesco Basile (Ragusa, 1980), poeta e attore, ha presentato, dinanzi a un pubblico attento e numeroso, la sua ultima fatica letteraria, che segue a distanza di pochi anni le sillogi “Qualche passo dopo l’anima” (2016) e l’opera di esordio “Anima” (2009). L’autore è stato intervistato dai giornalisti Veronica Barbarino e Giovanni Criscione, che hanno esaminato i vari motivi d’interesse del libro. Con loro c’era anche il musicista e cantautore paraguaiano Raúl Martín Hebein che, oltre al commento musicale ai versi, ha eseguito due brani scelti dal suo repertorio in apertura e a conclusione della serata. Dopo un breve excursus sulla produzione poetica precedente, gli intervistatori hanno focalizzato l’attenzione sull’ultima opera, analizzandone la struttura e la poetica. “Quarant’anni in versi” si articola in due sezioni. La prima, “Sono solo riflessioni”, comprende 19 componimenti che affrontano argomenti vari, ma riconducibili a due cluster tematici: la poesia civile e quella d’occasione. Con i suoi versi d’impegno civile, l’autore ha inteso denunciare il volto oscuro del potere, le ingiustizie, le disuguaglianze, le discriminazioni, la violenza e i conflitti che in ogni luogo e in ogni tempo hanno lacerato e lacerano l’umanità, al fine di stimolare una riflessione dei lettori. La poesia d’occasione, invece, prende spunto dall’attualità dei nostri giorni. La reclusione tra le pareti domestiche dovuta all’emergenza da Covid-19 ha ispirato all’autore emozionate liriche sui morti di Bergamo e sull’impossibilità dell’ultimo saluto ai propri cari, ma ha anche favorito la riscoperta dei sentimenti che veramente contano. La seconda sezione, “Tra Eros e magia”, è composta da 21 liriche dal taglio più intimista che esplorano l’amore nelle sue molteplici forme ed espressioni: l’amore per la sua terra natale, l’amore sacro e carnale, l’amore materno e filiale. Poesia d’impegno civile, d’occasione e del sentimento amoroso sono, dunque, le tre vene poetiche che caratterizzano questo libro. Quanto alla poetica, l’autore scrive per dare voce a chi non ha voce, contro il silenzio e l’oblio, ma anche per incidere sul reale attraverso l’invito all’azione concreta. Non a caso ha scelto di devolvere parte del ricavato delle vendite a Emergency, la onlus fondata da Gino Strada che fornisce assistenza medica e sanitaria nei paesi poveri e nelle zone di guerra. L’autore, tra una domanda e l’altra, ha letto e commentato le liriche “30 Aprile 1977” (dedicata al movimento delle madri di Plaza de Mayo di Buenos Aires), “A chi non ha voce”, “Bergamo accese la luce”, “Terra nostra”, “Tra eros e magia”, “Dolce Argentina”, “Il bambino dell’altalena”, “Madre mia”. La rassegna culturale “Autori & Libri – Conversando a Sampieri” è organizzata dall’associazione “Donna Lidda” in collaborazione con il Pata Pata. Il libro è disponibile nelle migliori librerie e nei bookshop online (anche in ebook).

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