I negozi di abbigliamento in zona rossa, “Ulteriore duro colpo al settore”

Il presidente di Federmoda Ragusa, Daniele Russino, spinge per riaprire subito per tutelare, in piena sicurezza, il diritto al lavoro delle attività

Nella foto Daniele Russino
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SCICLI – Conti in perdita e una difficile sopravvivenza nelle zone rosse. I negozi di abbigliamento cercano di resistere, ma sono ormai allo stremo. Soffrono tremendamente le chiusure forzate, dettate dalle restrizioni anti contagio più rigide.

Davanti a queste difficoltà il presidente di Federmoda Ragusa, Daniele Russino, suona l’allarme: Un ulteriore duro colpo ai negozi del nostro settore costretti a chiudere nelle zone rosse”.

Nonostante sia prioritario salvaguardare la salute dei cittadini, è necessario guardare con sempre maggiore attenzione al diritto al lavoro per le nostre attività. È fondamentale –prosegue– trovare una nuova strada di collaborazione reciproca tra le istituzioni, le associazioni di categoria e i cittadini, dando risposte certe e immediate alle imprese al collasso nel settore moda e calzature, imprese che chiedono di riaprire subito”.

Il presidente provinciale di Federmoda guarda e commenta i bilanci delle attività del comparto. “Si è già perso il fatturato del periodo pasquale, fondamentale per l’inizio della nuova stagione primaverile, e non è più accettabile aggravare di ulteriore peso di merce invenduta. Il settore ha i magazzini pieni di rimanenze di ben due stagionalità (primavera-estate 2020 e autunno-inverno 2020/21) a causa dei lockdown precedenti”.

Agli occhi di Russino la situazione viene aggravata dall’assenza di misure di sostegno e sgravi per non parlare della gravissima mancanza di attenzione alle nostre istanze da parte del governo centrale”.

L’urgenza manifestata da Federmoda Ragusa è quella di “riaprire e di farlo subito, magari anche su appuntamento, perché va salvaguardato il diritto al lavoro oltre a quello alla salute”.

Non vogliamo un’estate a colori. Il futuro non si chiude. Se le aziende -aggiunge Russino- sono chiuse e non lavorano, come potranno affrontare le scadenze?”.

I mini lockdown locali stanno appesantendo ulteriormente le perdite dei negozi di abbigliamento. Stando a Russino il settore ha perso “ulteriori milioni di euro in consumi di moda, che rischiano di fare chiudere definitivamente molte attività oltre a mettere in crisi l’intera filiera della moda con tanti imprenditori, addetti e famiglie”.

Stesse problematiche evidenziate anche dal presidente di Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, intervenuto con tono critico sulla necessità di aiuti.

 

Nella foto Gianluca Manenti

Le nostre imprese –spiega- soffrono e vanno accompagnate con sostegni veri, congrui e rapidi. Altro che pensare a cashback e lotteria degli scontrini che, tra l’altro, sono partiti in un momento decisamente non propizio e con i nostri negozi chiusi, sprecando anche risorse che sarebbero invece da destinare a sostegno delle imprese. Qui siamo di fronte alla lotteria della speranza, appesa ad un filo, di essere quanto prima aperti”.

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