SCICLI – Da poche ore tornata in zona arancione, Scicli potrebbe finire di nuovo in quella rossa. Questa volta è la Sicilia che, a fronte di un aumento dei contagi, si avvierebbe verso il lockdown. Domani (venerdì 16 aprile) il consueto monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, basandosi sui dati epidemiologici, valuterà in quale fascia collocare l’Isola.
Il rischio per Scicli di tornare in zona rossa, almeno per altre due settimane (dal 19 al 30 aprile), è dunque concreto. L’economia locale, in sofferenza e reduce dalle dure restrizioni in vigore fino a ieri, vedrebbe ripresentarsi l’incubo di nuove chiusure. “Tutto questo sarebbe una vera e propria beffa per la città che si aggiunge al danno già subito”. Lo afferma “Liberta Popolare” che bussa al portone di palazzo “Palle”: “Sicilia in zona rossa? Il Comune cosa fa?”.
Peppe Puglisi, coordinatore della lista civica, sollecita al sindaco Enzo Giannone a intervenire “perché un mese di mini lockdown locale ha già letteralmente sfinito, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista mentale, le imprese di Scicli, già provate da otto mesi di misure restrittive”.
Libertà Popolare teme che “il profondo senso di ingiustizia che serpeggia tra gli imprenditori, abbandonati per via della mancata attribuzione di ristori adeguati e al tempo stesso penalizzati dalle continue restrizioni, possa far diventare la situazione esplosiva e non più gestibile”.
Prospettive che fanno preoccupare Puglisi. “Chiedo al primo cittadino di farsi portavoce sin da subito col governo regionale –si legge nel documento- al fine di scongiurare ulteriori provvedimenti restrittivi, oltremodo penalizzanti per tante attività già al collasso”.
“Per far fronte alla situazione emergenziale, dovuta alla precedente zona rossa istituita a Scicli”, Libertà Popolare elabora una richiesta con cui invita l’amministrazione e il Consiglio comunale a “prevedere delle forme di aiuto economico”.
Puglisi chiede delle misure di sostegno “come ad esempio quelle previste dal vicino comune di Modica (che peraltro non ha subito la zona rossa come Scicli) in materia di affitti, con l’erogazione del 40% del canone in favore dei proprietari”.
In questo modo si “alleggerisce in parte la situazione debitoria delle attività commerciali e, al contempo –conclude Libertà Popolare- si consente anche ai proprietari degli immobili, che a cascata stanno subendo la crisi economica dei propri conduttori, di percepire qualche mensilità arretrata”.