SCICLI – Alzata di scudi della politica locale in difesa dell’hub vaccinale di Scicli, che opera all’interno dell’ospedale “Busacca”. Dopo il sit-in di due settimane fa, l’attenzione resta alta in città per lo “scarso” utilizzo del punto vaccini del nosocomio sciclitano.
In queste ore sono intervenuti l’on. Stefania Campo e Concetta Morana del M5S, Armando Fiorilla del Partito socialista e Marianna Buscema di Italia Viva.
“Non è comprensibile come in un momento di così grande emergenza e con 250.000 dosi di vaccino giacenti nei depositi palermitani -dicono Campo e Morana- si continui a gestire la campagna vaccinale in maniera alquanto aleatoria”.
Secondo le due pentastellate il punto vaccinale di Scicli continua ad essere penalizzato, “nonostante le rassicurazioni del direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, e del deputato leghista di maggioranza, Orazio Ragusa, durante l’incontro avvenuto lo scorso 16 aprile”.
Campo e Morana evidenziano che gli “ultra settantenni sciclitani sono costretti a recarsi presso l’Hub di Modica con tutti i disagi che ne conseguono, soggetti fragili che, ad oggi, a Scicli non hanno ancora ricevuto la somministrazione a domicilio”.
“Se la priorità -aggiungono- è quella di vaccinare in primis anziani e soggetti fragili, ci pare che il governo regionale non stia affatto gestendo la campagna dando la priorità a queste categorie. La Sicilia, insieme alla Calabria, risulta essere fanalino di coda per la somministrazione dei vaccini. Accade sempre più spesso che i vaccini vengano consegnati in ritardo nei vari centri facendo slittare l’inizio delle somministrazioni”.
“Non è più concepibile -continuano Campo e Morana- che la Regione Sicilia continui a gestire la campagna vaccinale aprendo gli Hub a chi non ha prenotazioni con l’operazione ‘open weekend’ creando assembramenti e disagi”.
“I vaccini devono essere somministrati -prosegue il M5S- previa prenotazione e, per le persone più fragili, quanto più possibile vicino casa e presso il proprio domicilio per chi ne fa richiesta in tempi celeri. C’è un vero e proprio ‘esercito’ di medici vaccinatori volontari, anche sciclitani. Forniamo loro i mezzi per contribuire al potenziamento dell’equipe itinerante. Le soluzioni ci sono, è solo questione di volontà”, hanno concluso le due esponenti pentastellate.
Sulla stessa lunghezza Partito Socialista e Italia Viva. Fiorilla e Buscema, in un documento denunciano la “inadeguata e verticistica organizzazione del centro vaccini di contrada Beneventano di Modica. Il centro infatti non offre idonee garanzie e mortifica gli sforzi e l’impegno del personale medico, sanitario e dei volontari tutti impegnati nel servizio. A loro il nostro ringraziamento ed incoraggiamento a resistere. Si ricorda che la prima sede del centro era in via Sacro Cuore”.
“Non è necessario commentare l’inedeguatezza dell’allocazione. Allo stato la struttura di contrada Beneventano -osservano Fiorilla e Buscema- è costituita da un capannone industriale e da gazebi, da stand fieristici situati nella campagna di Modica lungo la statale 115”.
“L’attuale struttura -proseguono- costringe l’utenza, ovvero le fasce di popolazione più anziane e fragili, a sopportare notevoli e gravi disagi e rischi per tutelarsi dal virus. Non si comprende, pertanto, perchè venga ostinatamente rifiutata, ancora una volta, l’ipotesi di utilizzare sia pure nell’emergenza, la struttura dell’ospedale Busacca di Scicli ed i supporti tutti offerti dalla comunità. Data la insostenibilità della situazione si chiede che vengano resi pubblici i motivi che hanno consigliato le soluzioni sin quì adottate e rifiutata l’ipotesi Scicli, coerente con il diritto alla sanità di prossimità. E’ noto, peraltro, l’alto numero di medici ed operatori sciclitani che operano nel centro”.
In conclusione Socialisti e Italia Viva chiedono che “in via prioritaria ed urgente venga utilizzata, in tutta la sua potenzialità, la struttura del Busacca di Scicli per l’effettuazione dei vaccini anti covid-19, evitando i notevoli e gravi disagi e rischi proprio alla popolazione più anziana, debole e fragile, che ha diritto alla vaccinazione con criteri di priorità”.
“Ancora una volta si omette di rendere un servizio efficiente pur di non utilizzare i contributi offerti da Scicli e dalla sua comunità. Vogliamo che nessuno resti indietro, nè Scicli, nè gli sciclitani e principalmente i più deboli e fragili. Le forze politiche e sociali realmente interessate alla qualità della nostra vita e società –chiude il documento- diano il loro contributo alla lotta di contrasto alla pandemia abbandonando i piccoli interessi di bottega ed le oscure strategie”.