“L’arancione rappresenta un’altra mazzata anche per Scicli”

Il gruppo civico “Libertà popolare” preoccupato per il tessuto economico e sociale del territorio

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SCICLI – Un’altra settimana in zona arancione per la Sicilia. Il gruppo civico “Libertà popolare” mostra preoccupazione per il tessuto economico e sociale di Scicli. Per il coordinatore della lista civica, Peppe Puglisi, si tratta di una dura mazzata.

“Almeno fino al 9 maggio –dice Puglisi- pizzerie, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, pub, paninerie dovranno restare chiusi o, comunque, limitarsi all’asporto che, in termini di fatturato, vale come una goccia in mezzo al mare. E continueranno a soffrire anche gli esercizi commerciali che, con la sola clientela locale, faticano a battere un solo scontrino”.

“Nonostante buona parte dell‘Italia abbia ricominciato a vedere la luce in fondo al tunnel, con le prime timide riaperture, -prosegue Puglisi- Scicli e le sue attività continuano a soffrire, peraltro senza ricevere ristori dai governi nazionale e regionale, ne’ sovvenzioni, aiuti o anche una semplice parola di conforto dall’amministrazione comunale, malgrado il drastico calo degli incassi da un anno a questa parte”.

“Mai come in questo momento –aggiunge il coordinatore di LP- stiamo toccando con mano quanto la politica sia lontana dalla realtà. La via maestra è quella di potenziare i vari centri vaccinali. Ma occorre l’abolizione immediata delle zone a colori e del coprifuoco”.

“Noi di Libertà Popolare –conclude Puglisi– lo ripetiamo: abolizione immediata delle zone a colori! Ma immaginate solo per un attimo cosa potrebbe significare una zona arancione in piena estate? Significherebbe chiudere tutto, lasciare a casa migliaia di dipendenti, perdere prenotazioni, perdere gli incassi attesi da un anno, significherebbe chiudere definitivamente”.  

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