Imprese e prodotti locali “motore” dell’economia sciclitana: “Si parta da un piano di marketing territoriale”

La lista civica lancia una proposta all’attuale e alla futura amministrazione comunale

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SCICLI – Non solo ordinaria amministrazione, ‘Scicli al Centro’ lancia una proposta all’attuale e futura amministrazione. Il gruppo civico di centrodestra ritiene opportuno riflettere sulle reali capacità di sviluppo, non solo turistico, del territorio sciclitano e si sofferma sull’importanza di avere un piano di marketing territoriale.

Scicli, al pari degli altri Comuni iblei –si legge in una nota di SaC-, ha conosciuto una rinascita economica e culturale per via dello sviluppo del settore turistico. Oggi si deve diversificare l’economia futura della nostra città, non limitandosi esclusivamente a galleggiare sui risultati raggiunti sul turismo, che, pur importantissimo, non è l’unico settore da attenzionare”.

Scicli al Centro invita chi amministra la città a mettere in campo iniziative di promo-commercializzazione che riguardano soprattutto i prodotti del territorio sciclitano sia essi agricoli che artigianali o di altra natura, nonché le notevoli professionalità locali.

Serve un piano di marketing territoriale che sia analitico –aggiunge la nota- in grado anche di segmentare il mercato, così da decidere quale soggetto si intende raggiungere, in base alla tipologia di prodotto che si vuole promuovere. Piano di marketing territoriale, da redigere previa istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga le associazioni di categoria, che deve porre al centro due elementi: l’interesse dei lavoratori sciclitani e l’interesse degli imprenditori, sia sciclitani che non”. 

“Il ruolo dell’amministrazione pubblica –conclude la nota di SaC-, è quello di pianificare e gestire il territorio per conto dei cittadini, anche, senza sostituirsi ai privati, da un punto di vista economico. Noi di Scicli al Centro siamo convinti che politiche di marketing territoriale, frutto della sinergia tra pubblico e privato ed anche della collaborazione tra Comuni limitrofi, potrebbero rappresentare anche un formidabile viatico per rafforzare un’offerta turistica, che non può più reggersi solo su Montalbano”.  

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