Lo Scicli Calcio si impantana a Vittoria

CAMPIONATO DI PROMOZIONE (GIRONE D), 10^ GIORNATA – L’undici sciclitano si è lamentato per il calcio di rigore (decisivo per la gara) concesso dall’arbitro ai padroni di casa

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VITTORIA 1

CALCIO SCICLI 0

Marcatore: st 10’ Patti (rig.)

Vittoria: Mignacca, Colletta, Messina, Mannino (20’ st Busacca), Visser Zeb, Cham, Barresi, Patti (35’ st Lauretta), Diouf (38’ st Aliotta), Iapichino L., Seydi (st 43’ Orlandini). A disp.: Traina, Iapichino R., Cappello, Pirillo, Di Quattro. All.: Mazzullo.

Calcio Scicli: Fidone, Monopoli, Adamo Mau., Dongola (41’ st Carnemolla), Presti, Mcini, Trovato (15’ st Vindigni), Padua V. (1’ st Padua A.), Adamo Mar., Donzella, Garibaldi (30’ st Dominici). A disp.: Poidomani, Nigro, Mormina, Cannata. All.: Betto

Arbitro: Contrafatto di Catania.

CALCIO – Sconfitta di misura dello Scicli Calcio al “Gianni Cosimo” su un terreno reso quasi impraticabile dalle abbondanti piogge cadute oggi.

L’undici di Peppe Betto ha giocato un buon primo tempo, quando meritava di passare in vantaggio, prima con Trovato e poi con Marco Adamo.

Nella ripresa i padroni di casa al 10’ si portano avanti su calcio di rigore, realizzato da Patti, e molto contestato dagli sciclitani. Inutili le iniziative offensive dello Scicli per ristabilire la parità che avrebbe meritato.

Nella foto (da sinistra) Cannata, Mormina e Nigro

Oggi sono stati convocati per la prima volta in prima squadra tre ragazzi della categoria allievi. Si tratta di Antonio Nigro, Mathias Cannata e Mirko Mormina.

Nella foto Peppe Arrabito

C’è amarezza – dichiara a SVN il presidente Peppe Arrabitoper la sconfitta arrivata su calcio di rigore e in una partita che i ragazzi meritavano di pareggiare. Bisogna, comunque, accettare il risultato e avere fiducia nei propri mezzi. I ragazzi, comunque, li vedo motivati”.

Nella foto Peppe Betto

Anche il tecnico Peppe Betto esprime rammarico al termine della partita. “Siamo andati in campo – dice Betto – in formazione rimaneggiata chi è andato in campo ha dato il massimo. Quello che conta è il verdetto del campo che bisogna accettare”.

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