Scicli, “Quante turbolenze il sabato sera! Passeggiare non conviene più”

Da via F. M. Penna fino a largo Gramsci, situazioni al limite di degrado sociale che rischiano di degenerare in episodi di microcriminalità. Sconsolata testimonianza del maestro Marcello Giordano Pellegrino, intento ieri a trascorrere una tranquilla serata con la propria famiglia e amici

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SCICLI – Ricascarci sarebbe un errore deleterio. A Scicli i capitoli sicurezza e ordine pubblico tornano a essere pericolosamente in bilico. Nuovi e lampanti indizi, accumulatisi nell’ultimo periodo, hanno cominciano a mettere in ansia la città, che teme una nuova escalation di microcriminalità.

Ultimamente si è tornati ad assistere, con più frequenza, ad episodi molto al limite che consiglierebbero di alzare il livello di attenzione. All’accendersi delle luci notturne, le certezze di Scicli sembrano offuscarsi. Anche una semplice passeggiata può nascondere delle insidie o fare assistere a scene di disarmante degrado. È quanto capitato ieri al maestro Marcello Giordano Pellegrino, che ha scelto di trascorrere il sabato sera in centro, con famiglia e amici. In un post esprime profondissima tristezza per aver assistito a delle situazioni “assurde.

Alle ore 23:30 – racconta -, ero in via F. M. Penna con mia moglie e una delle mie figlie per una passeggiata, insieme ad alcuni nostri amici. All’altezza della chiesa di San Giovanni Evangelista, mi ritrovo a circa un metro da un gruppetto di persone; tra loro c’era un tizio con una bottiglia di vetro in mano. Tutto ad un tratto questo individuo (poco raccomandabile, come il resto del gruppo) la scaglia con violenza sulla scalinata della chiesa, sfiorando pericolosamente alcuni ragazzini che erano lì seduti. La bottiglia è andata, ovviamente, in frantumi. Con occhi increduli rimango, come tutti, a guardare questa assurda azione”.

La triste esperienza del sabato sera non finisce qui. “Alle ore 00:15 – aggiunge Pellegrino – vado in piazza Italia, dove avevo parcheggiato l’auto, ad inizio serata. Qui vedo delle scene assurde: un delirio, un luogo di periferia estrema senza regole! Per la prima volta nella mia vita, vedo una Scicli poco sicura, non tanto per me, ma per la mia famiglia!”.

Ho viaggiato tanto ed ho visto tanto. So benissimo che tutto il mondo è paese, ma proprio nei piccoli centri, come Scicli, dove situazioni del genere sono più gestibili – termina il maestro Pellegrino –, ci si aspetta di più sul fronte sicurezza. Bisogna insistere!”.

 

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