SCICLI – L’invasione artistica delle “formiche” del maestro Emilio Isgrò preannuncia l’inizio di una nuova fase di espansione culturale a Scicli. Si inaugurerà domani mattina il Museo d’Arte Contemporanea del Carmine, con la presentazione della mostra del grande artista siciliano. All’evento inaugurale è stata annunciata anche la presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Il taglio del nastro del nuovo spazio museale all’ex convento del Carmine è il frutto di un lungo percorso partito tanti anni fa. Lo ricorda Start Scicli, sottolineando di aver contribuito in parte alla realizzazione del progetto, definito “la sintesi – si legge in una nota – di anni di impegno, visione e collaborazione tra amministrazioni, cittadini e rappresentanti istituzionali”.
Intende ripercorre brevemente gli inizi del MACC il movimento startino, che riavvolge il nastro. “Il Museo – spiega – nasce grazie a un percorso lungo e virtuoso che ha visto il susseguirsi di diversi contributi politici e civici. È stata l’amministrazione Giannone, di cui abbiamo fatto parte, ad accogliere con entusiasmo il finanziamento. Fondi intercettati grazie all’impegno e all’interesse della senatrice Venerina Padua, attivandosi prontamente per avviare un bando per la progettazione esecutiva del nascente spazio museale e dare seguito all’appalto dei lavori. Un impegno concreto che ha evitato il rischio di perdere un’occasione storica per la città”.
Start Scicli non vuole togliere il merito all’attuale amministrazione, sottolineandone l’impegno e la responsabilità di proseguire con determinazione il progetto, accompagnandolo fino al suo compimento.
“Un ringraziamento particolare – proseguono gli startitni – va anche all’onorevole Orazio Ragusa, il cui impegno fu decisivo nell’ottenere i primi fondi che resero possibile il restauro dell’ex Convento del Carmine, oggi sede rinnovata del nuovo MACC. Non da ultimo ricordiamo l’apporto del comitato tecnico scientifico che all’uopo fu nominato”.
Gli startini si dicono fieri di aver contribuito, anche solo con un tassello, a questo grande progetto. “Il museo – continuano – rappresenta la visione collettiva di una cultura politica, che riconosce il valore del lavoro svolto da chi ci ha preceduto, e sa guardare al futuro, anche grazie al contributo fondamentale di cittadini competenti, appassionati”.
“Scicli oggi si arricchisce di un nuovo spazio di arte, pensiero e identità. E noi non possiamo che essere orgogliosi – termina Start – di far parte di questa storia”.
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