SCICLI – Pensiero collettivo commosso rivolto (sempre) a Peppe Ottaviano. Un nutrito corteo ieri sera ha attraversato alcune vie della città per la fiaccolata organizzata a un anno esatto dall’uccisione del 40enne sciclitano, dottore in giurisprudenza, trovato senza vita la sera del 12 maggio 2024 nella sua abitazione di via Manenti. Una morte violenta che continua ad affliggere l’intera comunità sciclitana. Il cadavere è stato trovato con ferite al capo, frattura del setto nasale e gravi lesioni che hanno prodotto anche la rottura di 4 costole e della scatola cranica. Un delitto ancora irrisolto.
Familiari e partenti in prima fila, seguiti da amici e conoscenti di Ottaviano, a cui hanno reso omaggio tanti cittadini, unitisi anch’essi alla sfilata commemorativa. Il “passo” lento e silenzioso del flebile chiarore dei lumini è partito dalla chiesa di San Bartolomeo, dove poco prima padre Pietro Zisa aveva celebrato una messa in suffragio.
Durante l’omelia il sacerdote ha espresso parole di conforto al dolore provato da quanti volevano bene ad Ottaviano: “Tragici pensieri affollano la nostra mente, tanti perchè sono senza risposta, da lasciarci storditi, smarriti, confusi. Il malessere della società ha il volto di Io senza Dio e quando capita ciò, ahimè, si tende a sopprimere l’altro, perchè lo si vede un nemico da fare fuori. Fatti come quelli accaduti a Scicli lasciano sgomenti ed impongono una serie e matura riflessione sul ruolo e significato educativo del mondo adulto. Non possiamo vivere il domani con leggerezza facendo finta che niente sia successo”.
La fiaccolata, dopo aver attraversato piazza Italia, largo Gramsci, corso Umberto I e corso Garibaldi, è giunta in piazza Matteotti, fermandosi sotto l’abitazione di via Manenti per un ultimo momento di raccoglimento e preghiera.
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