SCICLI – Incrocio di interrogativi senza risposte. È quanto accomuna, stando alla consigliera Marianna Buscema, l’uccisione di Peppe Ottaviano alla questione ordine pubblico a Scicli. L’esponente di Italia Viva formula una riflessione partendo dalla fiaccolata dedicata, lunedì sera, al 40enne sciclitano, trovato morto il 12 maggio del 2024 nella sua abitazione di via Manenti. Buscema spazia tra i due argomenti, sollecitando interventi opportuni.
“La fiaccolata in memoria di Ottaviano, a un anno dal suo omicidio – esordisce la consigliera -, non sposta di un millimetro l’asse politico del problema. E cioè: che cosa è accaduto in città sul fronte dell’ordine pubblico? Perché questa situazione così complessa? Dobbiamo temere un ritorno al periodo più buio?”.
Esprimendo vicinanza alla famiglia Ottaviano e augurandosi che possa essere fatta al più presto chiarezza sul delitto, la rappresentante di IV aggiunge: “Quali sono state le cause che hanno determinato questo efferato fatto di sangue? E perché ancora a distanza di un anno non riusciamo a comprendere che cosa sia accaduto nella casa di via Manenti? Sono mille aghi nella mente a tormentare tutte le persone perbene della nostra città, molte delle quali hanno partecipato ieri alla fiaccolata, e rispetto a cui ci attendiamo delle risposte il più possibile chiarificatrici”.
La consigliera è delusa, in quanto “nonostante i nostri solleciti sulla necessità di accentuare i riflettori sulla città di Scicli – afferma – poco o nulla si è fatto, almeno per il momento”.
“Torniamo a chiedere al Sindaco che la questione Scicli possa essere posta sui tavoli provinciali. Già una volta è accaduto l’irreparabile. Non dobbiamo attendere – termina Buscema – che si verifichino altri episodi simili. Sarebbe imperdonabile”.
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