SCICLI – Famiglie partite da Scicli alla ricerca di una vita migliore in Sudamerica. Molte di queste scelsero il Paraguay. A palazzo Spadaro riemerge la colonia Trinacria. “Una serata speciale per una storia dimenticata”, questo potrebbe essere il titolo che sintetizza l’ultimo appuntamento de “I Venerdì del Museo” del 23 maggio.
È stata fatta luce sulla migrazione di centinaia di famiglie di diversi Comuni iblei, tra cui molte di Scicli, andate in cerca di fortuna in un territorio ancora vergine, come era allora, appunto, il Paraguay.
Una storia ignorata per oltre un secolo e venuta alla luce grazie agli studi del professore Marcello Saija, direttore del corso di laurea in mediazione culturale presso il consorzio universitario di Agrigento. A parlarne sono stati, oltre al docente universitatio che ha illustrato la sua ricerca, la regista Teresa Bellina, la quale è stata lieta di presentare il trailer di un suo docufilm, realizzato proprio in Paraguay, tra i discendenti dei primi emigranti.
L’attenzione dell’uditorio è stata catturata anche dagli interventi del professore Giovanni Dinatale, interessatosi della partecipazione della comunità di Monterosso, e di Claudio Trovato, che ha esposto in una dettagliata ricostruzione la partecipazione dei primi sciclitani in terra paraguaiana. La lunga e appassionata ricerca di quest’ultimo ha permesso di ricostruire le discendenze dei principali ceppi familiari di sciclitani, emigrati sul finire dell’Ottocento, soprattutto i Causarano e i Trovato, da cui sono emerse figure importanti dell’economia e della politica nazionale in Paraguay. Sono un esempio Mabel Causarano, ministro della cultura nel 2016, e la famiglia Trovato, proprietaria della omonima holding.
Una storia importante che Scicli, e, soprattutto, l’amministrazione che la governa, non dovrebbe dimenticare, ricostruendo i rapporti e i legami per troppo tempo interrotti. La sintesi della serata nel servizio video realizzato da SVN.
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