In mare trascinato dalle correnti, Ottaviano: “Mai in panico, cosciente della situazione”

Il 67enne diportista ragusano ha raccontato la sua disavventura ai microfoni di Video Regione. È stato intervistato a Punta Regiglione a Marina di Modica dopo il suo approdo in spiaggia

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SCICLI – Circa venti ore trascorse in mare, le correnti a guidarlo verso un’insperata salvezza. Federico Ottaviano è approdato stamattina con le poche forze rimaste sulla spiaggia di Punta Regilione a Marina di Modica. Il 67enne, veterinario in pensione e velista di Ragusa, risultava disperso da ieri pomeriggio, dopo essersi tuffato in mare, mentre era in gita in barca con degli amici, al largo di Cava d’Aliga. Immediato il via alle ricerche, con l’impiego di elicotteri e mezzi nautici.

Ottaviano si è lasciato trasportare dalla corrente, risparmiando le energie, fino alla terraferma, adagiato a pancia in sù. È riuscito a raggiungere la spiaggia e chiedere aiuto, ricevendo assistenza dal personale del vicino albergo. Reintegrate le energie con un pasto, la telefonata ai familiari per rassicurarli. Infine l’intervento dei Carabinieri e del personale sanitario del 118.

Poco prima di essere portato all’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, l’uomo ha raccontato la sua disavventura, dal lieto epilogo, ai microfoni di Video Regione. Intervistato da Valentina Di Rosa, gli è stato subito chiesto della sua resistenza in mare, in particolare nelle ore notturne.

Sto bene, la corrente – ha detto – mi ha portato fin qui. Ero cosciente di cosa stesse succedendo, ma ho mantenuto la calma. Mi sono affidato alle correnti e cercavo di recuperare quando queste tentavano di allontanarmi dalla costa. La notte trascorsa in mare? Fortuna che l’acqua era calda”. Una storia che ha dell’incredibile, capace di tenere vive anche le più flebili speranze di sopravvivenza.

 

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