SCICLI – Intenso ascolto e appassionato racconto di un’epoca che ha saputo unire alla perfezione meraviglia artistica a genialità musicale. A palazzo Spadaro, venerdì (19 settembre), alle ore 19.30, una lezione-concerto esclusiva che il maestro Marcello Giordano Pellegrino terrà per accompagnare i presenti in un viaggio tra le pieghe della storia e le vibrazioni del suono, là dove l’arte barocca incontra la musica e la trasforma in pura emozione. L’appuntamento, ad ingresso libero, è promosso dall’associazione locale “Tecne99”, fiorente laboratorio di creatività condivisa, che continua a dare vita a progetti capaci di unire arte, cultura e comunità. Alla serata parteciperà anche del soprano Francesca Rollo.
“La musica sarà accompagnata da una dettagliata narrazione – annunciano gli organizzatori – sul contesto storico e culturale del Barocco, delle tecniche compositive, delle forme vocali e strumentali che hanno segnato quell’epoca; fino al mito dei castrati e alla voce leggendaria di Farinelli, simbolo di un’estetica che cercava il sublime in ogni espressione d’arte”.
Il maestro Pellegrino, musicista e ricercatore, figura di rilievo della scena artistica e culturale siciliana, che ha calcato palcoscenici internazionali, collaborando con artisti come Placido Domingo, Riccardo Muti, Franco Zeffirelli e Riccardo Chailly, si esibirà al pianoforte. Il fondatore e direttore artistico di InCanto Barocco Festival, che da anni affianca all’attività concertistica la divulgazione e la valorizzazione del patrimonio musicale europeo, con particolare attenzione al barocco italiano, accompagnerà la sala “Falcone-Borsellino” nell’universo sonoro di Johann Sebastian Bach, Alessandro Scarlatti, George Friedrich Händel e Antonio Vivaldi, svelando i segreti di un linguaggio capace ancora oggi di commuovere e sorprendere.
“Il racconto si intreccerà con il concerto, creando un percorso di circa un’ora e venti – terminano i promotori dell’evento – che porterà gli spettatori a scoprire come la musica barocca si specchi nelle architetture e negli spazi di una città che di quel periodo è straordinaria testimonianza: Scicli, gioiello tardo-barocco e cornice ideale di questa esperienza che promette di essere assai speciale”.
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