Scicli, InCanto 25 va per la quinta perla

Domenica sera il concerto finale di questa edizione. Il festival internazionale di musica barocca approda alla chiesa Madre – San Guglielmo

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SCICLI – Indice di gradimento altissimo per InCanto Barocco 2025, con quattro appuntamenti fin qui di pregevole caratura.

Ad ogni serata il numeroso pubblico, che conta tra le sue fila storici e nuovi affezionati alla kermesse, ha applaudito ininterrottamente le straordinarie performance degli artisti esibitisi e proposti dal direttore artistico, nonché fondatore del festival, il maestro Marcello Giordano Pellegrino. Un successo dietro l’altro. Gli spettatori sono rimasti affascinati anche dal quarto appuntamento, ospitato nell’inedita location della chiesa della Consolazione, con il maestro clavicembalista Basilio Timpanaro che ha regalato una magica “Apoteosi degli Stili”, dedicata a Johann Sebastian Bach.

Adesso InCanto 25 va per la quinta perla. Domenica (28 settembre), alle ore 20.30, il concerto conclusivo di questa edizione. Il festival giunge in un luogo affascinante dove ha già regalato grandi emozioni in passato. Nella chiesa Madre – San Guglielmo sarà allestito un concerto unico nel suo genere (a ingresso gratuito), dal titolo “Intorno a La Serenissima”, che vedrà in scena due straordinari artisti, ossia i maestri Fabio Ciofini, al clavicembalo, e Alessandra Montani, al violoncello.

La serata promette momenti meravigliosi che la rendono davvero imperdibile. I maestri Ciofini e Montani presenteranno al grande pubblico un programma ricco di emozioni sulle note di Alessandro e Benedetto Marcello, Giovanni Benedetto Platti, Antonio Maria Bononcini e Antionio Vivaldi.

Nella foto Marcello Giordano Pellegrino

“Tra il 1500 e il 1750 – commenta il maestro Pellegrino, anticipando il contesto storico dell’esibizione – Venezia, rappresentò uno dei centri culturali più fiorenti ed importanti d’Europa. Essa diede i natali a compositori prestigiosi come il polistrumentista Platti, considerato fra i principali ideatori della sonata ‘moderna’, che vide la sua arte musicale svilupparsi successivamente in Germania al servizio del principe-vescovo di Würzburg; il nobile dilettante e poliedrico Alessandro Marcello che divise la sua vita tra la musica, la pittura, la filosofia, la matematica e l’attività politico/diplomatica in Oriente; il prete rosso Antonio Vivaldi, la cui arte influenzò in maniera profonda la cultura popolare e di massa, con la sua musica che superò i confini nazionali, fu oggetto di studio ed elaborazione da parte di insigni compositori coevi (come i concerti dell’Estro Armonico trascritti da Johann Sebastian Bach per organo e clavicembalo). Altri, come il mitteleuropeo (modenese di nascita) Antonio Maria Bononcini, vi si trasferirono per studiare ed operare in qualità di musicista”.

“Vi aspettiamo – termina Pellegrino – per il gran finale di questo fantastico viaggio nella bellezza barocca, costellato da arte sublime e musica eccelsa, un mix che solo InCanto Barocco riesce splendidamente a creare”.

 

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