Scicli: il “Cataudella” scuola di legalità

Questa mattina nell’auditorium dell’istituto superiore si è svolto un seminario sul tema “Il giornalismo vero e la sfida alla mafia”. Presente il consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Giulio Francese, e il giornalista Salvatore Cannata

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SCICLI – Legalità e lotta alla mafia sono le due prime pietre poste diverse anni fa dal preside Enzo Giannone per edificare la scuola che oggi è rinomata a livello regionale e non solo. Su questi temi l’istituto di istruzione superiore “Quintino Cataudella” continua a battere instancabilmente il chiodo, incoraggiando i suoi studenti a non abbassare mai la guardia.

Lo ha fatto anche questa mattina, ospitando nell’auditorium della sede centrale di viale dei Fiori un importante seminario sul tema “Il giornalismo vero e la sfida alla mafia”. Sul palco, accanto al dirigente scolastico e alla professoressa Marcella Ciconze che ha introdotto i lavori, si sono accomodati Giulio Francese, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, già presidente dell’OdG Sicilia, e figlio di Mario Francese, giornalista ucciso dalla mano criminale della mafia, e il collega Salvatore Cannata. I due, dialogando con naturalezza, hanno affrontato temi delicati e catturato l’attenzione delle ragazze e dei ragazzi.

Quello di oggi è stato uno dei primi incontri che il “Q. Cataudella” di Scicli ha organizzato, dopo il periodo di interruzione forzata causata dalla pandemia. L’istituto superiore ha, infatti, ripreso da poco i suoi percorsi di scuola impegnata da anni sul fronte dell’educazione alla legalità e contro tutte le mafie. Il mese di marzo è stato dedicato ad iniziative promosse per consolidare negli studenti una memoria viva e condivisa e un impegno attivo contro le mafie, la corruzione e l’illegalità.

SVN questa mattina è stata presente al seminario per realizzare il video pubblicato in alto alla pagina.

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