SCICLI – Cosa può fare un Comune per mitigare il caro bollette e alleviare, di conseguenza, le sofferenze per famiglie e imprese? È la domanda che più di tutte ricorre in questo periodo. Sono in tanti a chiedersi se vi siano delle soluzioni che un’amministrazione comunale possa adottare.
Interrogativo da cui l’opposizione consiliare ha preso spunto per stilare un punto all’ordine del giorno ad hoc da presentare in Consiglio comunale. I firmatari del documento sono Caterina Riccotti, Marianna Buscema, Bruno Mirabella e Consuelo Pacetto.
Loro ritengono che “ci siano delle azioni concrete che si possano attuare. Una tra tutte – spiegano – quella di porre grande attenzione ai bandi che permettono di ottimizzare l’utilizzo delle fonti energetiche, sia nelle scuole che negli edifici pubblici”.
Secondo i quattro Consiglieri c’è la necessità di “intervenire sui governi nazionali e regionali – si legge nella nota – per fare le giuste pressioni, affinché le manovre sul caro energia siano prioritarie”.
Tra i suggerimenti, offerti dagli esponenti della minoranza, è inclusa la creazione di un apposito sportello per ascoltare e aiutare le famiglie in difficoltà. “In aggiunta abbiamo proposto – affermano – di porre in atto una discussione con la sovrintendenza per parlare di efficientemento energetico anche in centro storico”.
La preoccupazione di Riccotti, Buscema, Mirabella e Pacetto è dovuta anche alle ripercussioni del caro bollette sulle casse dei Comuni. “Questo – commentano – inciderà sui prossimi bilanci, determinando un ulteriore periodo difficile per tutti”.
“I Sindaci non possono farcela ad affrontare, da soli, gli alti costi energetici, come evidenziato dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro. La politica – concludono i rappresentanti dell’opposizione – deve trovare le strade per alleggerire il gravoso peso sulle spalle dei cittadini”.