Tre milioni e 200 mila euro per il ritorno alle origini di palazzo Lipparini-Miccichè

Per il progetto ci sarà una conferenza di servizio giovedì 18 gennaio

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SCICLI – Nel 1962 veniva demolito il collegio dei Gesuiti di piazza Italia per fare posto a un edificio scolastico. Sono trascorsi 55 anni da allora, oggi quel palazzo moderno, fatto tutto di vetro, tornerà all’antico. Il Comune di Scicli chiederà al Ministero della Pubblica istruzione 3 milioni 200 mila euro per il progetto. Ci sarà una di conferenza di servizio giovedì, 18 gennaio per essere presentato al Ministero lunedì 22 gennaio. Consensi unanimi alla scelta di restituire alla piazza la sua antica fisionomia. Fra gli interventi più autorevoli, quello del professore Paolo Nifosì, che ha spiegato come non di falso storico si tratti, ma di un recupero della identità. L’altra sera a palazzo Spadaro alla presenza del Sovrintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto, il sindaco  Enzo Giannone ha spiegato la scelta politica di mantenere la funzione di scuola dell’immobile, smentendo ipotesi ventilate negli anni scorsi, di rifunzionalizzazione a fini alberghieri e simili. I progettisti hanno ascoltato le esigenze di quanti vivono nell’edificio, cercando di interpretare le esigenze di un moderno luogo di formazione, immaginando spazi funzionali ai momenti educativi. Quanto al tema più sentito e dibattuto, i progettisti dello studio Architrend di Ragusa hanno spiegato come, attraverso un percorso di ascolto della città lungo un intero mese, hanno concluso, in un confronto continuo col primo cittadino, il Sovrintendente e l’assessore regionale ai beni culturali Vittorio Sgarbi, che la soluzione che va incontro all’orizzonte delle attese della città sia la ricucitura della ferita perpetrata agli inizi degli anni ’60. I progettisti del piano di recupero, Gaetano Manganello e Carmelo Tumino propongono inoltre una inedita passeggiata sul tetto dell’edificio, una nuova piazza da cui ammirare la città.

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