Condurso-Pellegrino in concerto, l’esibizione che ha stregato Cefalù

I due maestri strappano applausi con il progetto di studi e ricerche interamente dedicato a Bellini e Chopin. Si sono esibiti nella prestigiosa e storica sala del Museo Mandralisca

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SCICLI – Inanellato un altro successo dai maestri Daniele Condurso e Marcello Giordano Pellegrino. Il formidabile duo, dopo Roma e Catania, ha strappato di recente applausi anche a Cefalù, esibendosi nella prestigiosa e storica sala del Museo Mandralisca.

Pubblico rapito ed affascinato dal progetto musicale proposto, un lavoro, frutto di studi e ricerche, interamente dedicato a Bellini e Chopin. I maestri hanno dato vita, nota dopo nota, a un eccelso conversare in musica, riscuotendo tantissimi apprezzamenti.

All’evento ha partecipato anche il presidente della Fondazione Mandralisca, Vincenzo Garbo, che, a fine concerto, oltre a donare un importante libro sulla città di Cefalù, ha fortemente ringraziato Condurso e Pellegrino per le emozioni regalate. Il concerto è stato l’atto finale della programmazione 2024 curata dal maestro Diego Cannizzaro.

Il programma, ben articolato e difficile da affrontare su un prestigiosissimo pianoforte Pleyel – spiegano il maestro Pellegrino -, è stato ben strutturato, con esecuzioni, di difficoltà non indifferente, del grande compositore polacco F. Chopin, come i preludi, ma soprattutto i rondò, magistralmente eseguiti dal pianista e studioso Condurso”.

“Alternandosi tra pianista solista ed accompagnatore – prosegue Pellegrino -, il mio compagno di viaggio ha dato ampio respiro ad un progetto così lungimirante, accompagnando il pubblico, ad ogni singola esecuzione, con note descrittive, mirate a rimarcare il tratto musicale/compositivo, che crea quel delicato punto di unione tra i due grandi compositori”.

“Ricambio gli apprezzamenti ricevuti dal maestro Pellegrino che ringrazio – commenta Condurso – per questa bellissima collaborazione. Magistralmente ha eseguito, in questa occasione nelle vesti di artista lirico/tenore, le famose arie cameristiche belliniane, attesissime dal pubblico, con una sorpresa finale, ossia l’esecuzione ‘Per Pietà Bell’idol mio’, per poi lasciare spazio, senza pausa, all’esecuzione pianistica – termina Condurso – del rondò n°. 3 op. 16 in mib maggiore“.

 

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