Scicli: torna a suonare l’antico organo a canne di San Bartolomeo

Dopo il recente intervento di recupero a cui è stato sottoposto

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SCICLI – Ieri sera i riflettori erano tutti per l’antico organo a canne di San Bartolomeo apostolo.

Una chiesa gremita di gente per assistere alla breve cerimonia di inaugurazione del restaurato strumento musicale e al successivo concerto, tenuto dal maestro Marcello Giordano Pellegrino.

Il recupero dell’organo a canne (costruito nel 1911 dai fratelli Agostino e Michele Polizzi di Modica), finanziato con una raccolta fondi, arrivata a 20 mila euro, è stato promosso dallo stesso Pellegrino.

C’è stato il forte impegno dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso, che tanto si è impegnata affinché il progetto venisse completato.

Don Giovanni Lauretta, prima del concerto, insieme al maestro Antonio Bovelacci, ha presentato nei dettagli le opere di restauro e rimessa in funzione dello strumento.

”Un recupero assolutamente storico – ha detto Pellegrino -, grazie alla sensibilità di tantissime persone, che hanno condiviso il progetto di raccolta fondi, denominato ‘Adotta una canna’Non sono mancati attimi di emozione nel ricordare il grande maestro organaro Alessandro Bovelacci, prematuramente scomparso alcuni mesi fa”.  

“Il concerto, come previsto, è stato tenuto da me. È stato scelto – ha concluso Pellegrino -, in stretta collaborazione con il maestro Antonio Bovelacci, un programma di assoluto impatto, ma nello stesso tempo capace di far esprimere allo strumento tutte le sue potenzialità, sonore e ovviamente di potenza, grazie anche all’utilizzo del registro delle famose ance“.

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