Serre d’avanguardia, Scicli partner di un progetto Sicilia-Tunisia

Il Sindaco: “A basso impatto ambientale e ad alta resa produttiva"

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SCICLI – Nella sua stanza istituzionale in Municipio, il sindaco Mario Marino ha accolto ieri mattina una delegazione tunisina, venuta a visitare una serra di ultima generazione, finanziata dal progetto “Intesa” (Innovazione nelle tecnologie a sostegno di uno sviluppo sostenibile dell’agroindustria).

Il piano è cofinanziato dall’Unione europea e precede lo sviluppo di un modello di produzione sostenibile per colture protette.  

La serra campione – ha spiegato il primo cittadino Marino – prevede coltivazioni fuori suolo, senza substrato mediante il sistema Agriponic, un avanzato sistema di aeroponica integrata”. 

Il progetto, promosso dalla Sosvi ha già dato diversi frutti e i primi risultati sono stati esposti in queste ore, in occasione della visita in Sicilia dei partner tunisini del programma, ovvero UTAP (Union Tunisienne de l’Agriculture et de la Pêche), capofila e responsabile dell’ammodernamento della serra pilota tunisina a Manouba, ENIS (Scuola Nazionale di Ingegneria di Sfax) e IIT (Istituto Internazionale di Tecnologia di Sfax). 

La serra sperimentale si trova in territorio di Ispica (comune partner del progetto insieme al Comune di Scicli) è stata realizzata all’interno di Moncada OP, ed è attualmente in produzione in contrada Nardella.

Sono partner del progetto, oltre ai due Comuni, anche il C.R.E.A., il Centro di Ricerca del Ministero dell’Agricoltura, con sede in Sicilia a Bagheria, l’O.P. Moncada di Ispica, e l’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali della provincia di Ragusa.

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