HANDBALL SCICLI SOCIAL CLUB 25
CAFFÈ KLARA PALLAMANO AVOLA 16 (pt 8-9)
Handball Scicli Social Club: Pisana, Dina 2, Marino 1, Vaccaro 7, Nakoue 9, Plaku 5, Scifo, Kapllani, Ficili, Iemmolo 1, Drago, Morelli, Coria. Allenatore: Luca Ammatuna.
Caffè Klara Pallamano Avola: Mauceri, Trefiletti, Amore 4, Basile 1, Caruso 2, Milardo, Santanastasio 9. Allenatore: Danilo Garofalo. Arbitro: Federica Giarratana.
PALLAMANO – Terzo successo consecutivo dei gialloverdi che, con un prova d’orgoglio, soprattutto nella ripresa, hanno battuto gli ospiti mai arrendevoli. I ragazzi gialloverdi, allenati da Luca Ammatuna, nella gara disputata domenica mattina, presso il geodetico di Jungi, hanno avuto la meglio con i pari età dell’Avola, ben catechizzati da Danilo Garofalo.
Non è stata una facile partita per i padroni di casa che si erano cullati dopo aver inflitto un parziale di 6-1. Il coach ospite, intorno al dodicesimo minuto, ha chiamato un time out, riuscendo a svegliare dal torpore i suoi ragazzi.
Da quel momento e fino al termine della prima frazione di gioco un monologo avolese: gli ospiti sono andati a segno ripetutamente, riuscendo ad andare a riposo in vantaggio 8-9.

Nella seconda frazione della gara si è assistito ad una reazione veemente dei ragazzi locali, che si sono riportati in vantaggio con giocate in velocità, prestando anche un’attenta difesa, su cui il giovane portiere gialloverde Pisana ha spiccato su tutti, parando il parabile ed anche l’impossibile. Alla fine i ragazzi locali si sono imposti per 25-16, dopo un incontro ricco di emozioni e pathos.

“È stata una bella partita – ha spiegato il coach Ammatuna subito dopo il fischio finale – fra due compagini alla pari. Oggi abbiamo peccato un po’ nella prima frazione di gioco per distrazioni non comprensibili che avrò modo di chiarire con i ragazzi”.
“Nella ripresa abbiamo sistemato alcune cose e così è venuta una bella vittoria tonificante che ci permette di occupare la parte nobile della classifica. Mi è piaciuta – termina l’allenatore – la capacità di reazione del gruppo”.
Ottavio Modica