Casa famiglia per cani a Scicli: individuato luogo dove realizzarla

Scelta l’area comunale dell’ex ghiacciaia. Il Sindaco: “Siamo una città amica degli animali. Progetto reso possibile grazie a un finanziamento di 200mila euro, messo a disposizione dal Ministero dell'Interno”

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SCICLI – Va delineandosi il progetto per la realizzazione di una casa famiglia per cani randagi a Scicli. All’annuncio, arrivato quasi a sorpresa una settimana fa, dell’assessore Enzo Giannone, fanno seguito ulteriori dettagli, comunicati dall’amministrazione Marino. Le novità più rilevanti riguardano, in primis, il luogo in cui la struttura sorgerà e il finanziamento statale destinato alla realizzazione di essa.

Se tutto dovesse andare in porto, la casa famiglia per randagi sorgerà nell’area comunale dell’ex ghiacciaia, da ristrutturare e rendere funzionale con i fondi, pari a 200mila euro, messi a disposizione dal Ministero dell’Interno.

Il progetto, redatto dall’UTC, conta dieci box in cui ospitare temporaneamente i cani prima dell’affido definitivo. Si prevede di realizzare pure un ambulatorio veterinario, per assicurare il primo soccorso e le eventuali cure al cane, all’arrivo e durante la sua permanenza, una sala quarantena o degenza, una cucina per la preparazione dei pasti, dei servizi igienici per gli operatori, e una zona di sgambatura attrezzata. Messa in conto anche la ristrutturazione di un locale, situato all’interno dell’area, da destinare al custode o gestore della casa famiglia.

La struttura sarà gestita, previo bando pubblico e successiva sottoscrizione di una apposita convenzione – dichiara il sindaco Mario Marino -, da un’associazione animalista, regolarmente registrata all’elenco regionale per le finalità previste nell’accordo e dalla normativa vigente, in materia di tutela degli animali”.

Scicli, città amica degli animali. Era un impegno assunto in campagna elettorale e ora è prossimo a diventare realtà, realizzando la casa famiglia per cani randagi. Attendiamo solo – conclude Marino – dei pareri favorevoli sul progetto, da parte degli Enti, per passare alle fasi successive e concretizzare il tutto”.

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