La visita a Scicli di Christian Greco

Il direttore del Museo Egizio di Torino ha visitato in anteprima il nascituro Museo del Convento del Carmime, nuovo contenitore culturale che entro l’anno sarà restituito alla pubblica fruizione. Ad accompagnarlo il sindaco Mario Marino e l’assessore Giuseppe Puglisi

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SCICLI – Buona parte della sua domenica Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, l’ha trascorsa a Scicli, sede del momento conclusivo di “Barocco Heritage”, la “tre giorni” di studio ed eventi, conclusasi ieri e organizzata dal Gal Terra Barocca e dalla destinazione turistica “Enjoy Barocco”.

L’egittologo, chiamato a relazionare durante il convegno di palazzo Spadaro, ne ha approfittato per fare un rapido giro della città. In compagnia del sindaco Mario Marino e dell’assessore comunale Giuseppe Puglisi, Greco è andato visitare il cantiere, ormai prossimo alla fine dei lavori, del nascituro Museo del Convento del Carmine. “Meraviglioso!”, ha esclamato Greco alla vista del complesso conventuale che si affaccia sull’omonima piazza.

Il direttore del Museo Egizio di Torino – racconta Marino – ha avuto modo di conoscere uno dei luoghi, di prossima e imminente apertura, che diventeranno locomotiva della fruizione culturale nel Val di Noto”.

Greco – riferisce Puglisi – ha visitato Scicli in compagnia del papà Salvatore, figlio di un ragusano e di una ragusana che a Scicli, precisamente a Cava d’Aliga, avevano la casa della villeggiatura. Luoghi familiari e della memoria dell’infanzia per Christian e per il padre.

Subito dopo Greco ha partecipato al convegno sui ventuno anni dal riconoscimento Unesco del Val di Noto. La sala Falcone-Borsellino è stata riempita da un pubblico qualificato e attento che ha partecipato ai lavori, andati avanti fino alle ore 14.

Il momento di dibattito sulle politiche dei beni culturali – prosegue Puglisi – è culminato con la relazione di Greco, il quale ha sottolineato come cultura oggi sia inclusione, accessibilità, trasferimento di saperi.

Poco prima, il professore Pierpaolo Forte (Università degli Studi del Sannio) – aggiunge l’assessore comunale al Turismo – aveva rimarcato l’importanza di considerare i beni culturali non solo come oggetti, ma come soggetti che devono diventare protagonisti e attori della vita sociale, enzimi che agiscono sulla vita della comunità”.

Infine, si è rivelata un successo l’apertura straordinaria di palazzo Mormino-Penna, in piazza Italia, voluta dall’amministrazione comunale e accordata dalla famiglia Mililli, con la collaborazione di Fondazione Confeserfidi, grazie al servizio assicurato dall’associazione culturale Tanit. Un grazie – conclude Puglisi – va ai condomini dell’edificio nobiliare, che hanno acconsentito all’apertura, e alla dottoressa Antonella Pirrè, che ha dato il suo contributo”.

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