Feste e sfilate cavalli, “Sofferenze incredibili, Scicli ne sa qualcosa”

Lanciato un nuovo appello dalla Lav Ragusa, dopo che nei giorni scorsi un equino è stramazzato a terra a Vittoria. Episodio che riporta indietro nel tempo: dall’associazione animalista viene ricordato quanto accadde anni fa durante la Cavalcata di San Giuseppe

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SCICLI – Espone una sua riflessione la Lega anti vivisezione di Ragusa, scossa da quanto accaduto nei giorni scorsi a Vittoria. “Un cavallo – afferma la rappresentante della Lav, Resi Iuratoè stramazzato al suolo, durante un corteo nel cuore della città”. Episodio che riporta indietro nel tempo: “Non si tratta di un caso isolato; anni fa – ricorda Iurato – un altro equino, inciampando sul marciapiede, morì a Scicli in occasione della cavalcata di San Giuseppe.

Purtroppo si susseguono nel corso dell’anno in vari Comuni della nostra provincia – aggiunge la rappresentante della Lav Ragusa – sfilate con cavalli e cavalieri bardati, in modo da caratterizzare una particolare festa: Vittoria, Scicli, Acate e altre città attirano così migliaia di persone, a beneficio dell’economia locale e dell’intrattenimento di chi arriva in massa”.

Iurato parla di “scene terribili che raccontano lo stress fisico e mentale, a cui sono sottoposti questi splendidi animali per soddisfare l’ego di chi organizza e di chi sfila. I cavalli sono vittime della mentalità utilitaristica dell’uomo, che li impiega in molteplici ambiti, costringendoli a prestazioni che possono indurre sofferenza e altresì mettere a repentaglio la loro salute e la loro vita”.

Nella foto Resi Iurato

A giudizio dell’associazione animalista “non va meglio per quel che concerne la modalità di vita di molti cavalli, anche a causa di un clamoroso vuoto normativo sulla tutela degli equini; è facile vedere cavalli detenuti permanentemente in box o in stalle sporche e fatiscenti, legati ad alberi e steccati in balia delle intemperie, oppure con le zampe impastoiate. Spesso chi possiede questi animali non ne conosce le caratteristiche etologiche e, a volte inconsapevolmente, provoca sofferenze incredibili”.

L’appello lanciato da Iurato invoca “una nuova cultura che dia agli animali il posto e il ruolo che meritano nelle nostre comunità; serve un controllo maggiore da parte di enti locali e asp veterinarie e necessitano politici illuminati e preparati per immaginare, finanziare ‘feste di paese’ – conclude la nota – che siano ‘una festa per tutti’“.

 

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