Scicli: bollette idriche, chiesti chiarimenti sugli importi

Italia Viva e Partito Socialista invocano la convocazione di una seduta del Consiglio comunale

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SCICLI – “Abbiamo ricevuto da numerosi cittadini copie delle recenti bollette relative a ad acqua e fognatura 2023, con chiari errori di fatturazione e una lettura non reale ma presunta”. Lo scrivono in una nota stampa Italia Viva e Partito Socialista Italiano.

Per le due compagini politiche è necessario fare chiarezza sui canoni idrici che arrivano agli sciclitani. “Dopo circa 18 mesi, da quando Iblea Acque Spa, – sottolineano Marianna Buscema (IV) e Armando Fiorilla (PSI) – ha preso possesso della gestione delle reti idriche provinciali (e quindi anche di quella sciclitana), sono tanti i punti di domanda che arrivano dai cittadini e non solo”.

Nella foto Marianna Buscema

“All’interno del Comune di Scicli – prosegue il documento politico – si sta facendo un chiaro passo indietro con questa nuova gestione: si è passati da letture che fino ad un anno e mezzo fa erano reali a conteggi presunti, chiedendo ai contribuenti cifre irrisorie, che poi diventeranno mega richieste successive o con importi già spropositati rispetto ai consumi reali”.

A chi devono rivolgersi i cittadini che chiamano i numeri segnalati sulle bollette, ma in realtà non risponde nessuno? Dove devono fare eventuali reclami?”, domandano Buscema e Fiorilla. Entrambi reputano necessario che il Consiglio comunale si occupi della questione, dando le risposte richieste dai cittadini.

Nella foto Armando Fiorilla

Buscema e Fiorilla spezzano una lancia in favore dei Comuni. “Ci sentiamo preoccupati – aggiungono – per le numerose incongruenze ancora in atto. Gli enti, pur non avendo la responsabilità della gestione idrica da mesi, continuano a rispondere economicamente nella riparazione delle condutture idriche, per non creare disservizi ai cittadini, anticipando somme che dovrebbero essere, invece, a carico di Iblea acque, la quale non interviene”.

Chi ridarà ai Comuni queste somme ‘anticipate’ e quindi a noi cittadini? Chiediamo al Sindaco di discutere in merito a possibili soluzioni, al fine di eliminare un disagio, così impattante nella vita quotidianaGià altri Comuni, come Ispica o Ragusa, stanno creando momenti di dibattito consiliare aperto per dare risposte alla città. Perché il nostro primo cittadino ancora non interviene in merito? Bisognerebbe essere – terminano Buscema e Fiorilla – più concreti e tempestivi, due qualità che ad oggi non vediamo”.

 

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