Scicli, “Quartiere San Giuseppe sprofondato nell’eterno degrado”

Amministrazione Marino bacchettata nuovamente dall'ex consigliere e assessore comunale, Guglielmo Scimonello

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SCICLI – Fortuna che fra un paio di settimane arriva la Cavalcata ad “alleviare” le “sofferenze” del quartiere San Giuseppe. Tre giorni di festa molto attesi dai residenti, non solo per mostrare devozione al Santo Patriarca, ma anche per ricevere l’attenzione dell’amministrazione comunale, che pare essersi dimenticata della zona.

Ogni anno la storia si ripete, un deja-vu. L’evento religioso-folkloristico porta una ventata d’aria fresca all’intera area che poi viene nuovamente lasciata, una volta spente le luci dei festeggiamenti, nelle grinfie dell’incuria e del degrado. In attesa dell’annuale lucidata, le attuali condizioni dello storico quartiere sono una triste conferma. Lo si apprende dall’ex consigliere e assessore comunale, Guglielmo Scimonello, che fa da cassa di risonanza alle istanze dei cittadini, stanchi da tempo di vivere in una condizione di abbandono.

San Giuseppe – commenta Scimonello – è ormai ridotto a quartiere dormitorio, completamente fuori dall’agenda del Comune, che non riesce a garantire i servizi essenziali ai residenti. La qualità di vita nella zona è molto scarsa sotto vari profili”.

Nella foto Guglielmo Scimonello

Parcheggi, manto stradale e illuminazione pubblica sono le principali problematiche lamentate. “La sosta è spesso impossibile: pochi sono gli stalli disponibili ed è sempre più difficile trovare un posto auto. Non si contano più gli incidenti di foratura gomme e rottura dei cerchioni delle autovetture. Un pericolo – continua Scimonello – per motociclisti e automobilisti, che giornalmente devono scansare i pericolosissimi tombini, infossati sotto il manto stradale o troppo sporgenti. Per non parlare dell’illuminazione pubblica risalente agli anni 80′ e mai sottoposta a un intervento di ammodernamento.

L’ex assessore chiede all’amministrazione Marino se ci siano notizie sulla sistemazione delle caditoie in ghisa danneggiate. “Si è provveduto a delimitare la zona – spiega Scimonello -, con divieti di sosta posti, all’altezza dei numeri civici tra 51 e 63, per indicare l’inizio dei lavori previsto il 9 febbraio. Fino ad oggi nulla è stato fatto. Basterà la segnaletica e un cono birillo stradale a evitare il pericolo? E fino a quando durerà tale incresciosa situazione che appare come un ‘pugno nell’occhio’ in una strada centrale e trafficata?”.

Per Scimonello è giunta l’ora che palazzo di città “si attivi garantendo, quantomeno, l’ordinaria amministrazione e superando questa lunga fase di immobilismo, finita per danneggiare, ormai quasi irreparabilmente – termina -, l’immagine della città”.

 

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