Alloggi popolari via Nenni a Jungi, “Si stanno correndo grossi rischi!”

Le condizioni dei palazzi e degli spazi circostanti ad essi fanno preoccupare molto il Partito Democratico di Scicli. Avvertiti i dirigenti IACP e sindaco Marino su possibili gravi conseguenze per i residenti

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SCICLI – L’incubo peggiore per il complesso di edilizia popolare di via Pietro Nenni al Villaggio Jungi è un “Pozzallo bis”. Eventualità non troppo lontana per il Partito Democratico di Scicli, molto preoccupato dalle possibili conseguenze negative, derivanti dalle condizioni dei palazzi e degli spazi circostanti ad essi.

Giorni fa – esordiscono i dem – è scoppiato il caso relativo all’ordinanza di sgombero delle case popolari di Piazzale Italia a Pozzallo. Anche la situazione nella nostra città rischia di sfuggire di manoSe Pozzallo piange, certamente Scicli non ride, perchè l’incuria, la mancata manutenzione delle aree esterne hanno reso quei luoghi difficili da vivere”.

Un contesto che il PD definisce a gran voce “vergognoso”. La segreteria cittadina di corso Umberto I si basa sulle denunce continue dei residenti, che hanno “espresso legittimamente tutto il proprio malcontento – riferiscono dal partito – per il disinteresse, dimostrato dagli enti competenti, di fronte a dei palazzi che stanno letteralmente cadendo a pezzi”.

Le famiglie sono costrette a fare i conti con un “campo minato di pericoli”. I dem parlano diimpianti tecnologici ormai obsoleti e pericolosi per la vita di chi abita all’interno di questi condomini”.

Totalmente inaccettabile per il PD che l’edilizia popolare possa ”ridursi ad un tale stato di degrado e abbandono. A pagare le spese sono proprio i nostri cittadini che vivono il decadimento di strutture abitative, che necessitano di urgenti e costanti interventi manutentivi.

I dem non tollerano che le “nostre case popolari siano spesso dimenticate ed ingiustamente accantonate, con la sola parentesi elettorali, durante cui, d’incanto, tornano di moda e tutti mostrano un particolare interesse, per poi ripiombare, subito dopo, nel dimenticatoio, quasi come se non esistessero”.

Il problema, stando al PD, riguarda “un’intera comunità, la politica, ma soprattutto la classe dirigente dello IACP di Ragusa, in qualità di proprietario di questi edifici”.

Chiamiamo in causa anche il Sindaco, che deve occuparsi della questione in quanto le aree destinate a strade, piazze ed aree libere in genere vengono cedute a titolo gratuito al Comune. Il primo cittadino – termina il partito – non può, come ormai è sua consuetudine, dare una pacca su una spalla, un sorriso e andare avanti, illudendosi di aver rimosso un problema che invece rimane e si ingigantisce.

 

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