SCICLI – Ranghi serrati nella Maggioranza, si va al contrattacco. Una replica assai tagliente quella indirizzata a Start Scicli dai gruppi consiliari della coalizione del sindaco Mario Marino.
I consiglieri comunali di Siamo Scicli, Libertà Popolare, Obiettivo Comune e indipendenti non accettano le critiche a loro dirette. Erano stati accusati di aver ostacolato, assentandosi “di proposito” e compromettendo, di conseguenza, il numero legale, la discussione in aula consiliare di due mozioni, presentate dal movimento startino, relative al Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze e alla Consulta Femminile.
La Maggioranza esprime profondo disappunto. “Come sempre, Start Scicli, pur di attirare consensi o qualche ‘mi piace’ verso la sua rappresentante in Consiglio comunale – contrattacca lo schieramento -, dice ai cittadini solo mezze verità. Dimentica che nella seduta del 29 aprile scorso anche la loro consigliera ha abbandonato l’aula consiliare, facendo cadere il numero legale, prima che si procedesse all’esame delle mozioni da loro presentate”.

Gli alleati di Marino danno la loro versione dei fatti. “I motivi per cui il successivo 30 aprile noi, consiglieri di maggioranza, abbiamo lasciato l’aula – affermano – non sono certamente quelli arbitrariamente ed unilateralmente sostenuti da Start Scicli. A prescindere dal fatto che il numero legale è venuto meno per le assenze in seno all’opposizione. Vogliamo rimarcare che l’istituzione della Consulta Femminile da sempre è stata oggetto del programma elettorale di questa amministrazione. È stato però necessario adottare prima il nuovo statuto, sulla cui redazione si è lavorato per oltre un anno, e che a breve entrerà in vigore. Quindi, se Start Scicli si fosse informato sui tempi e sulle modalità di istituzione della Consulta sicuramente non avrebbe presentato la mozione nei termini in cui era stata ed è stata ripresentata”.
La furia della Maggioranza per l’attacco ricevuto, ritenuto da essa ingiusto, è evidente. “Stesso discorso vale – prosegue – per la mozione relativa alla istituzione del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze. Se non avessero abbandonato l’aula, compromettendo il numero legale, la discussione si sarebbe fatta in Consiglio e avrebbero appreso che il regolamento c’è. Quindi nessun abbandono né rifiuto a deliberare su temi fondamentali per il futuro della nostra comunità”.
“Detto ciò, pensiamo solo che i componenti di Start Scicli volessero fare autocritica, perché sono loro che molto spesso (ed è accaduto anche l’ultimo consiglio) hanno abbandonato l’aula, non permettendo di discutere le loro stesse mozioni! Quindi altro che miopia! Questo modo di operare, quindi, oltre a sminuire il dibattito politico – termina la Maggioranza –, dimostra una mancanza di responsabilità nei confronti della cittadinanza, che merita un confronto serio e rispettoso”.
Scicli Video Notizie è pure su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriversi al canale e rimanere aggiornati costantemente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA