Non solo anello barocco e luoghi di Montalbano, cresce l’attenzione sull’ex Convento di Sant’Antonio

L'offerta dei beni architettonici e monumentali aumenterebbe a beneficio di turisti e visitatori.

ex Convento di Sant'Antonio
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SCICLI- L’anello barocco, straordinario scrigno di vecchi palazzi e chiese settecentesche, va rafforzato con altri importanti siti che la città dispone. Il colle San Matteo con l’omonima chiesa, l’ex Convento della Croce, il quartiere rupestre di Chiafura ed il Convento di Sant’Antonio sono straordinari gioielli da valorizzare fino in fondo. In più occasioni si è parlato di dare luce a questi luoghi che sembrano stare nelle retrovie e che, invece, meritano la  vetrina principale, accanto al barocco ed ai luoghi di “Montalbano”. L’offerta dei beni architettonici e monumentali aumenterebbe a beneficio dei turisti e visitatori. Da tempo si parla di recupero e valorizzazione del complesso conventuale di Sant’Antonio che si fa risalire tra il 1514 e il 1522 e presenta ancora oggi costruzioni pre e post-terremoto 1693. Negli anni si sono tenuti convegni e dibattiti, mai come ora da più parti si è convinti dell’importanza del suo pieno recupero. Il complesso conventuale fu incamerato dallo Stato e rivenduto a privati nel 1866. Gli attuali eredi hanno espresso al Comune la disponibilità a vendere sia l’immobile che il terreno. Un noto professionista locale, l’architetto Salvo Di Maria, nei giorni scorsi, intervenendo a SVN, ha sottolineato quanto importante sarebbe in chiave turistica investire su questo meraviglioso edificio. “Questo sito- ci ha detto Di Maria-  è stato da sempre sottovalutato e nel corso degli anni ha subito vari crolli.  Attualmente è abbandonato e in stato di rovina. Circa dieci anni fa c’è stato un lavoro attento da parte di una professionista locale che ha fruttato la preparazione di un progetto di recupero. “Il sito, una volta messo in sicurezza e valorizzato- conclude Di Maria- rappresenterebbe un complesso storico da visitare e un sito dove ospitare meeting ed eventi di arte e musica”. Ultimamente, a sostenere il recupero dell’ex Convento e dell’area circostante c’è anche ‘I love Scicli’ attraverso il suo sito e le sue pagine social. C’è stata anche una giornata dedicata al complesso, organizzata dal Circolo Kiafura Legambiente Scicli in collaborazione con il Club per l’UNESCO.
Chissà se il sogno di tutti (recuperare questo straordinario luogo) un giorno possa diventare realtà.

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