“A proposito della questione appartamenti a Donnalucata”

SPAZIO ELETTORALE A PAGAMENTO - Una precisazione circa il comunicato della coalizione a sostegno di Caterina Riccotti del 9/06/2022

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SCICLI – Sentiamo il dovere di ribadire la nostra posizione in merito alla complessa questione dei 370 appartamenti.

Non siamo burocrati, siamo politici e riteniamo che l’amministrazione del Comune non possa essere scollegata dalla visione politica di chi rappresenta il governo e il consiglio comunale.

Quando si è scelto di appoggiare la coalizione dell’avvocato Caterina Riccotti, lo abbiamo fatto con la necessaria premessa che da parte nostra era imprescindibile un cambio di passo netto e deciso. Sia per quanto concernerà il contenuto delle scelte politiche in ambito urbanistico, sia per quanto riguarda la fondamentale collegialità con cui queste scelte dovranno essere effettuate.

Premesso questo. L’urbanistica è un settore fondamentale e strategico, sotto molteplici aspetti, ed è proprio sulla dichiarazione espressa dalla coalizione, quella cioè di un’assoluta contrarietà a qualsiasi ulteriore consumo di suolo, soprattutto nella borgata di Donnalucata – affetta da un’urbanizzazione intensiva e degradante, che abbiamo stabilito di apporre la firma del nostro movimento al documento. Oltre a ciò, nel comunicato si esprime una netta contrapposizione a ingiustificate cementificazioni.

Ciò che è accaduto tra il 2015 e il 2020, allo stato attuale, consta di una relazione tecnica prodotta da una ditta e protocollata all’ente comunale, sulla cui base, unitamente ad altri pareri tecnici di enti competenti, la Regione nel 2020 si è espressa favorevolmente circa la liceità di consegnare un progetto che tenga conto delle stime della relazione tecnica, ma ad oggi tale progetto non è stato protocollato all’ente comunale e, pertanto, il Consiglio comunale non ha avuto modo di esprimersi su di esso.

In base ai tempi stabiliti dalla legge, il Comune di Scicli ha ancora la possibilità di espropriare il lotto in virtù dei vincoli che rendono l’area una zona bianca, necessaria dal momento che in quella zona di Donnalucata deve essere portata a termine la realizzazione della pista di atletica. Solo se il Comune tentennerà sull’esproprio, la ditta, una volta caduti i vincoli, avrà virtualmente la possibilità di edificare.

Ribadiamo: anche ammesso che questo progetto giunga all’attenzione del consiglio, Scicli Bene in Comune, in qualsiasi modo esso avrà, se avrà, la possibilità di rappresentare i cittadini e le cittadine, si opporrà a qualsiasi ulteriore cementificazione nella borgata marinara e lo farà nella maniera più ferma possibile.

Detto ciò, i motivi: oltre che teoriche – meno edificazione, più riqualificazioni o ripristino del patrimonio esistente -, le nostre motivazioni tengono in conto la natura della superficie geografica della riviera di ponente di Donnalucata, come la sua conformazione geologica, e, considerata l’impossibilità di garantire le infrastrutture primarie alle altrove menzionate migliaia di persone che dovrebbero stabilirsi nei nuovi appartamenti di un palazzo a tre piani, pensiamo sia assurdo che si possa dare assenso ad una follia del genere.

Ma non si dica che Scicli Bene in Comune è contro lo sviluppo della borgata di Donnalucata, o di qualsiasi altra. Perché, ci chiediamo, erigere enormi ecomostri stravolgendo il paesaggio?

Optare per strutture che deturpano la fisionomia dell’impianto urbanistico è contro l’interesse della collettività. Un compromesso potrebbe essere portare la ditta a improntare un progetto davvero sostenibile, riducendo considerevolmente l’estensione della zona da edificare e implementando aree verdi e zone di passeggio.

Ad ogni modo noi abbiamo un’idea completamente diversa sul destino di quell’area. Bisogna immaginare: parchi, giardini pubblici, luoghi in cui dare serenità alle famiglie, creando spazi per la comunità, oppure, in cui organizzare eventi o ospitare grandi nomi come già avvenuto in passato a Scicli, figure in grado di dare maggiori input alle attività commerciali e ai cittadini.

È evidente che il futuro dei nostri borghi si gioca su questo: lasciare spazio a chi vuole far sì che il pubblico diventi privato o, al contrario, lavorare affinché queste due dimensioni riescano a collaborare e ad evitare scelte poco etiche perché caratterizzate da uno schietto interesse individuale.

Noi di SBiC abbiamo sempre sostenuto la cementificazione zero, così come la necessità di stoppare qualsiasi consumo di suolo non strettamente necessario alla comunità, pensiamo che trasformando i vuoti urbani in polmoni urbani, si potrà evitare l’effetto di desertificazione del nostro territorio.

 Il movimento Scicli Bene in Comune

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