Costruzione loculi, “Scempio al cimitero, bloccate i lavori!”

Quello che hanno visto gli occhi del Partito Democratico di Scicli

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SCICLI – Due passi al camposanto per ispezionare il cantiere al centro delle polemiche. Quello che hanno visto gli occhi del Partito Democratico di Scicli, recatosi sul posto, è “uno scempio!”.

Abbiamo potuto constatare di persona – scrive il PD – come i lavori per la realizzazione dei nuovi loculi abbiano compromesso la sacralità di tombe esistenti e danneggiato il cimitero monumentale.

I dem dicono di “prendere atto delle scuse dell’amministrazione comunale ai parenti dei defuntie non hanno nessun dubbio sul fatto che “si doveva vigilare meglio sull’esecuzione degli interventi.

L’indignazione del partito è tanta difronte a “una mancanza di rispetto mai conosciuta dal camposanto cittadino, dove delle “lapidi sono state rotte dal passaggio di mezzi, per non parlare della terra accumulata sulle stesse”.

Altro aspetto “gravissimo” sottolineato dal PD riguarda “la scelta di modificare i monumentini singoli in mausolei a 2 posti e di realizzare dei loculi multilivello, per un totale di 288 nuovi posti per le tumulazioni!”. Per rendere meglio l’idea della costruzione in corso, i dem scelgono di parafrasare una strofa di un famosissimo brano di Adriano Celentano: “Là dove c’era l’erba ora c’è… una città!”.

Sia chiaro, la scelta politica di questo intervento scellerato, fuori da ogni logica di salvaguardia di un patrimonio monumentale esistente e di pregio – precisa il partito –, è dell’ultima giunta Giannone (delibera del 18/10/2021)”.

Il PD si dice, inoltre, “stupito e avvilito” nel constatare che “la variante ha ricevuto il parere positivo della Soprintendenza di Ragusa. Viene criticata duramente “la scelta di costruire nuovi loculi nella parte monumentale del camposanto (set cinematografico di svariati film e fiction, luogo di serenità, armonia e pace non solo per chi vi riposa), quando esiste la parte nuova del cimitero, che è suscettibile di ampliamento”.

La segreteria di corso Umberto I chiede “conto e ragione di una decisione politica che è stata presa senza passare dal Consiglio comunale, tenendo la città all’oscuro di tutto.

Nel 2003, l’allora giunta Falla – riporta il comunicato – disse no a questo progetto che già allora appariva in contraddizione con il pregio storico e culturale del cimitero. Adesso, nel silenzio, si è compiuto uno scempio”.

Il Partito Democratico pretende delle spiegazioni su un parere che “appare incomprensibile rispetto alla scelta di intervenire su questa parte del camposanto”. Richiesta rivolta alla Soprintendenza di Ragusa, alla quale i dem chiedono, infine, “seppure in maniera tardiva, di intervenire per bloccare i lavori.

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