Sampieri, sequestro Marsa Siclà e Baia Samuele: assolti tutti gli imputati

Sotto accusa erano finiti tutti gli amministratori delle due società che gestivano i villaggi, i direttori tecnici, le imprese che smaltivano i rifiuti e due funzionari del comune di Scicli

-Pubblicità-    

SCICLI – A dieci anni di distanza si torna a parlare del sequestro di due villaggi turistici di Sampieri: Marsa Siclà e Baia Samuele. Le due strutture furono sequestrate nel 2013 in una operazione dei Carabinieri di Modica e della Guardia Costiera di Pozzallo, su ordine della DDA di Catania, per traffico illecito di rifiuti ed altri reati.

La Corte d’assise di Siracusa, dopo un processo lungo e articolato con perizie, consulenze, testimoni, lo scorso 7 febbraio ha emesso sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste nei confronti di tutti gli imputati e delle due società“.

Sul banco degli imputati erano finiti tutti gli amministratori delle due società che gestivano i villaggi, i direttori tecnici, le imprese che smaltivano i rifiuti e due funzionari del Comune di Scicli del settore competente. La sentenza pone fine alla lunga vicenda.

Secondo i giudici nessun traffico illecito, nessuna illecita gestione di rifiuti, nessun inquinamento o avvelenamento di acque da parte dei villaggi turistici si è verificato.

Soddisfazione per l’esito del processo è stata manifestata dai legali degli imputati (avvocati Enzo Galazzo, Bartolo Iacono, Salvatore Poidomani, Luigi Piccione, Rinaldo Occhipinti) e dagli altri colleghi dei fori di Siracusa, Catania e Milano.

-Pubblicità-