Scicli devastata dal maltempo: chiesto lo stato di calamità

Gli esiti dei sopralluoghi di ieri: “Constatati numerosi danni al patrimonio pubblico”

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SCICLI – Fatta ieri la ricognizione dei danni lasciati dalla violenta ondata di maltempo, il Comune di Scicli ha deciso di chiedere alla Regione lo stato di calamità naturale. Le sole risorse economiche di palazzo “Palle” sono insufficienti a ripristinare tutto quello che è stato devastato dalla furia dell’acqua e del vento. Servono aiuti da Palermo.

È direttamente il sindaco Mario Marino a illustrare quali sono le criticità, presenti nel territorio, che sono state riscontate nei sopralluoghi delle ultime ventiquattr’ore.

Abbiamo constatato – commenta Marino – gravi danni al telo di copertura presso la discarica di San Biagio e nella zona monumentale del cimitero comunale, da ieri chiusa con ordinanza sino alla messa in sicurezza delle aree interessate dagli alberi caduti”.

Situazione difficile “in un tratto del nostro litorale, nella spiaggia di Spinasanta, dove si sono depositate delle canne provenienti dal torrente Modica-Scicli, prosegue il primo cittadino che aggiunge: “Verificate anche le condizioni dei plessi scolastici, i cui edifici sono di proprietà comunale. Posso dire che non sono state riscontrate criticità strutturali”.

Nella foto Mario Marino

Nell’emergenza in atto, si è proceduto ad affidare i lavori in somma urgenza per la messa in sicurezza del cimitero (parte monumentale), delle strade e per il ripristino impianti di sollevamento.

Infine, il Sindaco rivolge dei ringraziamenti a coloro che sono stati impegnati in prima linea durante e dopo l’ondata di maltempo: “Grazie alla Protezione civile comunale, all’Ufficio tecnico, alla Polizia municipale, alla Giunta, ai Consiglieri comunaliRingrazio i Vigili del fuoco e le forze dell’ordine che hanno operato in questi giorni”.

Marino non ha dubbi: “La nostra città si rialzerà più forte di prima, come ha sempre fatto”.

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