Scicli, “Le vere cause dell’emergenza idrica”

Duro intervento di Giuseppe Implatini. Nel frattempo l’acqua arriva a singhiozzo nelle abitazioni

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SCICLI – Indice contro palazzo di città, accusato di non essere riuscito negli anni a gestire la crisi idrica in città e nelle borgate e che oggi mette all’angolo il territorio. È il comitato “Cambiare Scicli” a dare voce ai cittadini molto arrabbiati per l’acqua che arriva a singhiozzo nelle abitazioni.

Grazie ai politicanti che hanno gestito il Comune – commenta il presidente di CS, Giuseppe Implatini -, l’acquedotto comunale è diventato un colabrodo perché non è stato programmato ed attuato il rifacimento graduale delle rete idrica”.

Nel tempo – prosegue Implatini -, hanno saputo solo programmare e realizzare spettacoli, feste, sagre e perfino gite gratis a spese dell’Ente locale, tralasciando la realizzazione di un’opera di necessità primaria, come il rinnovamento della conduttura dell’acqua potabile”.

Cambiare Scicli fa rilevare come parte del prezioso liquido immesso nella rete di distribuzione si perda nel sottosuolo: oltre 3.700.000 metri cubi di acqua. Se così fosse si tratterebbe di un numero importante.

Nella foto Giuseppe Implatini

L’attuale emergenza idrica – continua il responsabile del comitato – deriva dal mancato rifacimento delle tubature, ereditato dalle passate amministrazioni, in cui la sinistra comunista e poi post comunisti ha avuto un ruolo preponderante”.

Una stilettata Implatini la lancia contro gli studenti del “Q. Cataudella” che recentemente hanno organizzato una manifestazione contro “un fascismo inesistente – si legge -, ignorando totalmente l’emergenza idrica che ha creato enormi disagi alle famiglie di Scicli”.

La sinistra è fuori dalla realtà perché non si occupa dei reali problemi del territorio, piuttosto di fare – riporta la nota – autocritica sugli errori del passato”.

Per Cambiare Scicli l’amministrazione Marinonon ha alcuna responsabilità per l’attuale emergenza idrica”. Al di là del colore politico l’acqua, intanto, non arriva con regolarità nelle case della gente.

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