Lavori Convento Milizie, “Cosa si aspetta per iniziare?”

La consigliera comunale Caterina Riccotti mette fretta all’amministrazione Marino

Foto a sinistra tratta dal Fondo Ambiente Italiano
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SCICLI – Regna il silenzio intorno al Convento delle Milizie. Descrizione che farebbe pensare alla tranquillità del paesaggio circostante, ma il riferimento “casca a pennello” con l’ultimo intervento della consigliera comunale Caterina Riccotti. La rappresentate della minoranza mette fretta all’amministrazione Marino, spingendo per un rapido intervento di recupero e salvaguardia dell’eremo.

Apprendo da alcune notizie – commenta Riccotti – che sarebbero iniziati i lavori di restauro e consolidamento della chiesa annessa al Convento delle Milizie. Tuttavia, controllando l’albo pretorio, non esiste nessuna determina di affidamento di incarico”.

Al netto dello stupore nel vedere diffuse informazioni assolutamente non veritiere – prosegue Riccotti -, mi chiedo se queste non servano a palesare un’operatività nel campo dei lavori pubblici che, più e più volte, ho fatto rilevare essere assolutamente inesistente”.

La candidata a Sindaco alle scorse Amministrative dice di non potersi esimere dall’evidenziare che “una cattiva comunicazione non giova a nessuno, la città votante ha tutto il diritto di essere informata con aggiornamenti costanti ed attendibiliQuesto atteggiamento contribuisce ad inasprire lo scollamento tra i cittadini e le istituzioni.

Riccotti ne approfitta per sollevare una questione, “già posta più e più volte all’amministrazione, denunciando che questo lungo lasso di tempo perso nell’appaltare lavori finanziati determina il rischio concreto di rallentare lo sviluppo della città, oltre, nel caso specifico, l’incredibile opportunità di conservare un patrimonio storico e architettonico inestimabile”.

Siamo tutti molto legati al sito del convento della Madonna delle Milizie: parti importanti e fondamentali della memoria storica del nostro paese – spiega la consigliera – è racchiusa in quell’eremo che, grazie ai fondi del PSR, potrebbe essere recuperato e restituito alla fruizione libera di cittadini e di quanti scelgono la nostra bella terra”.

A giudizio di Riccotti il progetto costituisce una reale fonte di sviluppo anche economica della zona e del territorio in generale: “Si potrebbero mettere in rete associazioni e operatori, impegnati nella promozione territoriale, insieme alle aziende agricole, che hanno la loro sede nell’ambito della comunità che sorge limitrofa al convento”.

Perdere il finanziamento significherebbe perdere questa opportunità! Sollecito, dunque, nuovamente l’amministrazione comunale, che dichiara avere come unico obiettivo lo sviluppo della città, tramite i lavori pubblici – conclude la consigliera -, a non perdere nessuna occasione, specialmente quelle che il Comune ha già in cassaforte”.

 

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