Zona artigianale Scicli, il PD richiama il Sindaco: “Si svegli dal torpore!”

Al partito del segretario cittadino Emanuele Scala non è piaciuto l’atteggiamento della giunta Marino nei confronti della Cna: le richieste presentate più di due mesi fa dall’associazione di categoria sarebbero state ignorate

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SCICLI – Non concede un attimo di tregua il Partito Democratico di Scicli all’amministrazione Marino. È ormai da diverse settimane che la segreteria di corso Umberto I ha attivato la modalità “attacco totale”. Con il trascorrere dei giorni il raggio di caduta delle critiche si è allargato, coinvolgendo pure contrada Zagarone.

Motivo di polemica la zona artigianale di Scicli, costretta a convivere con le sue annose problematiche. A far arrabbiare molto il partito del segretario cittadino Emanuele Scala è stato l’atteggiamento della giunta Marino nei confronti della Cna: le richieste presentate dall’associazione di categoria sarebbero state ignorate dal Municipio.

Sono passati più di due mesi – riporta il documento – dall’incontro chiesto dalla Cna di Scicli per riferire al Sindaco e all’assessore al ramo di una serie di azioni e decisioni che l’amministrazione comunale doveva attuare per rispondere al meglio alle esigenze degli artigiani.

Per il PD le richieste presentate erano “semplici e di facile realizzazione”. “Una su tutte – si legge nella nota – quella di far rispettare il regolamento vigente, cioè imporre ai proprietari di alcuni capannoni di provvedere all’immediato sgombero delle persone/inquilini presenti all’interno, visto che è vietato adibire gli opifici ad appartamenti ad uso abitativo, anziché utilizzarli per fini produttivi”.

Un’altra questione, non affrontata e ritenuta di facile attuazione, riguarda il controllo dei soggetti giuridici che subentrano all’interno dei capannoni già esistenti, a seguito della relativa suddivisione. “Trattasi di un’operazione – spiega il partito – consentita dal regolamento, ma ciò può avvenire nel caso in cui chi subentra o prenda in affitto una parte del capannone abbia i requisiti previsti dalla normativa: uno su tutti quello di essere un’impresa artigiana. Pare che anche in questo caso ci siano situazioni in cui chi ha preso in affitto capannoni o porzioni di essi non risulta avere le carte in regola”.

Il PD fa sapere che, contestualmente, è stato chiesto di mettere a bando anche altre aree, “in modo tale da soddisfare una richiesta sempre maggiore di luoghi in cui implementare la propria attività artigianale”.

Questi ed altri argomenti, ritenute importanti dalla Cna, ad oggi non avrebbero trovato risposte, “se non quel generico proposito di prendersene carico e dare a strettissimo giro le risposte dovute. Ma come ormai siamo tristemente abituati, ciò non è avvenuto”.

I dem richiamiamo il Sindaco, affinchési svegli da questo torpore, in cui lui e tutta la giunta sono entrati; magari potrà intervenire il nuovo assessore al ramo – chiude il PD –, visto che il precedente ha fatto ben poco nel settore dello sviluppo economico”.

 

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