Scicli, spiagge per disabili: “Ci vuole ben altro, una passerella non basta!”

Gli arenili accessibili a tutti, secondo Guglielmo Scimonello. L’ex assessore comunale dà alcune “dritte” all’amministrazione Marino

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SCICLI – Troppo poco una pedana in legno per definire una spiaggiaaccessibile a tutti”. Opinione di Guglielmo Scimonello, che torna a “punzecchiare” l’amministrazione Marino. L’ex assessore comunale alle Borgate e alle Manutenzioni della giunta Giannone dà delle “dritte” agli attuali amministratori, affinché gli arenili della fascia costiera sciclitana siano “realmente” adatti alle esigenze di persone disabili o a mobilità ridotta.

Nei giorni scorsi, l’amministrazione Marino – esordisce Scimonello -, ha annunciato alla città ‘in pompa magna’ la novella notizia di aver dato seguito a un impegno preso in campagna elettorale. Mi riferisco all’abbattimento delle barriere architettoniche per permettere l’accesso in spiaggia anche ai cittadini e turisti in sedia a rotelle o con difficoltà a deambulare”.

L’ex assessore è convinto che si debbano necessariamente prendere determinati accorgimenti per garantire a disabili e anziani degli arenili idonei.

Nella foto Guglielmo Scimonello

Sono fondamentali, ad esempio, delle passerelle di dimensioni adatte alle sedie a rotelle e con una pavimentazione antiscivolo – spiega Scimonello -, affinché ci si possa spostare da un punto all’altro della spiaggia e arrivare in riva al mare. Anche le piazzole degli ombrelloni devono essere adattate alle giuste dimensioni, così da permettere il massimo del comfort per chi è in carrozzina”.

Scimonello passa poi alle attrezzature da avere in una spiaggia per disabili. “È necessario che sedie e lettini – commenta – siano pensati per accogliere i portatori di disabilità. Esistono carrozzine a rotelle (Job) pensate anche per l’ingresso in acqua. Senza dimenticare i parcheggi riservati. È opportuno anche adattare bagni e docce. Essenziale che gli arenili per disabili, quindi, siano attrezzati di tutto, al fine di garantire a chiunque un’esperienza confortevole e rilassante.

Da qui la teoria dell’ex assessore: “Per definirsi spiaggia per disabili ci vuole ben altro. Non si parla, quindi, di una semplice passerella per facilitare l’accesso al mare o di una piazzola per ombrelloni”.  

“Quello a cui si deve puntare – conclude Scimonello – è un ambiente accessibile e ospitaleLa politica seria prima studia la fattibilità delle cose e poi le propone“.

 

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