Foto da Scicli: “Spiaggia, mare e una persona disabile rimasta bloccata”

A scattarle il papà di Irene, una bimba con differenti abilità. Lamentata la scarsa attenzione del Comune verso le persone in carrozzina o a mobilità limitata. Il problema? La “mezza” passerella sull’arenile di via Lentini a Donnalucata

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SCICLI – La lettera aperta (firmata) che stiamo per trattare è rivolta all’ufficio Servizi sociali, Ecologia e Manutenzione del Comune di Scicli. Sono i tre destinatari a cui il papà di Irene, una bimba disabile, ha deciso di raccontare una giornata al mare da dimenticare.

Oltre al testo, nel messaggio sono state allegate tre foto. “Cosa vedete in uno di questi scatti?”, domanda il mittente della lettera. È lui stesso a suggerire la risposta: “Potete notare una persona disabile ferma in mezzo alla spiaggia”.

Si affretta ad aggiungere: “Come mai sta ferma lì? Perché, date le condizioni attuali della ‘mezza’ passerella installata dal Comune, lei non può né risalire verso l’ingresso dell’arenile né scendere in mare. Non può farlo in quanto la pedana in legno è già finita 5 metri prima rispetto a dove vedete la carrozzina in foto. Inoltre da quella posizione il bagnasciuga dista almeno 10 metri”.

Chi scrive giunge a conclusioni non degne di un Comune ‘Patrimonio dell’Umanità’, che ambisce ad essere un polo di attrazione turistica. Si trova, peraltro, incastonato tra due località, quali Marina di Modica e Marina di Ragusa, molto più accoglienti e meglio attrezzate per le esigenze dei disabili, sia in veste di turisti che di appartenenti alla comunità residente”.

Penso (e potrò pure sbagliarmi) che non ci sia il minimo rispetto per le esigenze dei disabili. In questo caso si tratta di implementare parti aggiuntive a una semplice pedana in legno, nulla di eccezionale e per niente costoso”.

Per essere funzionali alle esigenze dei disabili, le passerelle si installano fin dentro l’acqua o quantomeno fino al bagnasciuga, dove la sabbia – scrive – è più dura e ci si riesce a muovere in carrozzina, altrimenti si rimane bloccati rimane a metà strada. Tra l’altro, queste pedane, in una zona ventosa come è Donnalucata, vanno verificate e sottoposte a manutenzione (altra spesa credo non eccessivamente onerosa) per evitare che si ricoprano di sabbia e diventino inutilizzabili.

Questo dovrebbe fare un Comune degno di tale nome e fama, quale è Scicli: erogare servizi – si legge nella lettera – quanto meno basilari per la parte più fragile della propria comunità (che peraltro paga le tasse in loco come gli altri), oltreché per i disabili che vengono per turismo”.

Il titolo Unesco, che è stato dato alla vostra bella città, e la bellezza delle vostre coste vanno manutenuti ed incentivati, non deturpati e trascurati, altrimenti – conclude la lettera – dimostrate di non meritare tutto ciò! Ossequi dal papà di Irene, bimba disabile protagonista della foto”.

 

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