Polizia Municipale, a Scicli prime ammende penali per abbandono rifiuti

Dal 10 ottobre scorso è entrata in vigore la legge 137/2023 che comporta un inasprimento delle sanzioni, comprese tra i 1.000 e i 10.000 euro. Di pari passo si procederà con il potenziamento della raccolta differenziata e dei servizi di pulizia del territorio, spiagge incluse

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SCICLI – Sanzioni inasprite per chi abbandona i rifiuti. A Scicli la Polizia Municipale ha iniziato ad infliggere le prime ammende penali, così come specificato dalla nuova legge, entrata in vigore lo scorso 10 ottobre: previste multe da 1.000 a 10.000 euro. Dunque, non più una semplice sanzione amministrativa pecuniaria, da 300 a 3.000 euro, per chi sporca il territorio e non si trova nella condizione di titolare di imprese o responsabile di Enti. La pena, inoltre, è aumentata sino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi.

La notizia è stata data dall’amministrazione Marino e dalla comandante della Municipale, Maria Rosa Portelli, durante la conferenza stampa di mercoledì scorso, organizzata, insieme alla ditta Impregico, per annunciare le novità che, da qui a poche settimane, saranno introdotte nella gestione della differenziata.

Non solo pugno duro contro chi inquina l’ambiente. Ma, come detto nell’incontro, si cercherà di essere più vicini alle esigenze dei cittadini, incrementando l’efficienza del sistema di raccolta e del servizio di pulizia del territorio, spiagge incluse.

È stato pure detto che entro febbraio 2024 saranno distribuiti dei “mastelli intelligenti”, dotati di tecnologia Rfid: avranno un microchip attraverso cui sarà possibile valutare il corretto conferimento.

Intanto, sono quasi completati i lavori al Ccr comunale di contrada San Biagio, in cui i cittadini potranno conferire i rifiuti ingombranti, senza attendere i due sabati del mese per disfarsene.

A Scicli la differenziata – è stato detto dal sindaco Mario Marinoha superato abbondantemente il 65%, previsto dalla legge ed è pure di qualità, alla luce delle attività di monitoraggio e controllo, messe in atto dall’impresa Impregico, dai tecnici comunali e dalla Srr ex Ato Ambiente Ragusa”.

Oggi l’amministrazione comunale – ha aggiunto il primo cittadino – è in grado di ottimizzare i ricavi con i consorzi di filiera, senza spendere ulteriori somme per il trattamento. Il merito è dei cittadini, che fanno con coscienza la raccolta, degli operatori del servizio di igiene ambientale e dell’impresa Impregico”.

Peraltro, sui ricavi dei corrispettivi abbiamo recuperato importi che non venivano fatturati dal lontano 2014, per un importo di ben 1 milione e 200 mila euro. Questo ha permesso – prosegue Marino – di ammortizzare gli extra costi che il Comune si è dovuto sobbarcare, da giugno 2022 a ottobre 2023, per il conferimento del rifiuto indifferenziato extra regione”.

Il messaggio per i cittadini è chiaro: differenziare conviene! E ancora di più, perché il Comune non dovrà impegnare ulteriori somme per il trattamento del rifiuto differenziato male e potrà invece incassare un corrispettivo netto, che va a sgravio dei tributi annualmente pagati dall’utente.

 

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