Il Presidente ambulanti Scicli si è dimesso: “Lasciato solo”

Gino Raimondo rinuncia all’incarico. Alla base della decisione il costo elevato del suolo pubblico e la mancanza di garanzie da parte dell’amministrazione Marino

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SCICLI – Lasciata vacante al momento la presidenza degli ambulanti di Scicli. Gino Raimondo ha rassegnato le dimissioni dall’incarico che ricopriva da ben dieci anni. Una decisione destinata a far rumore, considerate le cause da cui è scaturita: ci sarebbero state delle controversie con l’amministrazione Marino su determinate circostanze, a partire dal costo del suolo pubblico.

Ho riflettuto a lungo sulla scelta da fare – afferma Raimondo – e a malincuore sono giunto alla conclusione che fosse meglio rinunciare al ruolo di presidente. Una decisione maturata nell’ultimo periodo. Sono stato lasciato solo da chi invece era tenuto a mostrare più collaborazione verso le esigenze degli ambulanti”.

“Nessuno a palazzo ‘Palle’, evidentemente, ha notato il mio impegno nel rilanciare, con l’aiuto dei miei colleghi, largo Gramsci e piazza Italia, di cui tanto si parla nelle ultime settimane. Ho fatto di tutto – prosegue Raimondo – per far rivivere l’intera zona, ma non c’è stata la necessaria collaborazione per andare avanti su questa strada. Mi sono più volte fatto sentire, lamentando l’abbandono di tante bancarelle e i mercatini con poche persone, ma nulla è cambiato”.

Nella foto Gino Riamondo

Più volte è stato chiesto all’amministrazione Marino, fino alla scorsa fiera dei ricordi, allestita in occasione della commemorazione dei defunti, se fosse possibile abbassare il costo del suolo pubblico, schizzato alle stelle: parliamo di quasi cento euro di spesa giornaliera. Ho cercato – aggiunge – di avere delle risposte su come fare per diminuire questi costi, ma nessuno si è fatto carico della richiesta. Per me e i miei colleghi è stata una batosta.

“Ero pronto ad organizzare anche la fiera natalizia, ma la mancanza di rassicurazioni sul prezzo del suolo pubblico mi ha impedito di andare avanti. Fino all’ultimo – conclude il presidente dimissionario – ho cercato di avere un riscontro, ma così non è stato. Non potevo fare altro che dimettermi, visto che la situazione peggiorava di giorno in giorno”.

 

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