Antico lavatoio, “Rischio crollo ignorato, nessuno poteva accedervi”

Scicli Bene in Comune fa delle precisazioni sulle modalità intraprese per rivalorizzare lo storico sito del quartiere Santa Maria La Nova. Sopralluogo e finanziamento ritenuti inopportuni rispetto alle condizioni attuali del posto

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SCICLI – Il pericolo viene dall’alto. Scicli Bene Comune indica il costone di Santa Maria La Nova. È l’imponente parete rocciosa a mettere in pericolo ed ostacola la sopravvivenza e l’eventuale “rinascita” dell’antico lavatoio del quartiere. Il movimento politico, rappresentato in Consiglio comunale da Bruno Mirabella, ha bollato come “inopportuni” sia il recente sopralluogo nello storico sito che il finanziamento destinato alla valorizzazione dello stesso.

Apprendiamo da fonti di stampa – scrivono gli esponenti di SBiC – e dalla pagina social del deputato regionale Ignazio Abbate che un gruppo, composto dallo stesso, dalla presidente del consiglio comunale, Desirè Ficili, dal suo vice Andrea Di Benedetto, dalla consigliera comunale Stefania Muriana e da altre tre persone, si è introdotto all’interno del lavatoio, sul quale è presente un rischio di crollo imminente dal costone superiore”.

Il movimento ricorda che “qualche anno fa è caduto un masso dalla parete rocciosa, rompendo il tetto del sito. Ai sensi del dlgs 81/08, per poter accedere a questi luoghi occorre – fa notare SBiC –, come minimo, l’adozione di dispositivi di protezione individuale, adatti allo scopo, preceduti da un’attenta valutazione del rischio e un’autorizzazione ad entrarvi da parte del responsabile (il primo cittadino)”.

“Oltretutto – si legge ancora nel documento –vige un’ordinanza dell’allora sindaco Giovanni Venticinque che ne proibisce l’accesso (ordinanza sindacale n. 303 del 07/11/2011: ‘Interdizione alla fruizione del lavatoio pubblico’ di via Dolomiti (Quartiere S. Maria La Nova). Tutela pubblica incolumità’)”.

Secondo il parere di SBiCnulla di questo è stato fatto e osservato”. Viene fatto rilevare contemporaneamente come il problema maggiore “non è il lavatoio in sé ma il costone superiore, che va messo in sicurezza. Riguardo allo stanziamento da cento mila euro per ripulire l’area, ripristinare l’originalità e dotare la zona di illuminazione, la somma prevista viene ritenuta “spropositata solo per questo tipo di intervento”.

A tal proposito, già l’attuale giunta Marino, con la collaborazione anche dei consiglieri di opposizione (i quali hanno rinunciato ai 20 giorni per l’approvazione del bilancio) – fa notare SBiC –, ha presentato la scorsa estate un progetto per l’ottenimento di finanziamenti direttamente da Roma. E nei riguardi del lavatoio già esiste un piano per il suo restauro che non potrà avere luogo se prima non si mette in sicurezza il costone superiore”.

Scicli Bene in Comune formula, quindi, delle precise domande: “Non è che il deputato regionale e i suoi sodali sono già in campagna elettorale? E magari questi sono giochi di prestigio giusto per farsi vedere in giro e millantare azioni sul territorio?”.

Seria preoccupazione espressa dal movimento perché, ancora una volta, Scicli viene “usata per costruirsi maschere di bellezze e presentarsi candidi alle elezioni. Per tale motivo – conclude la nota – è nostra intenzione presentare un’interrogazione in merito e comprendere meglio l’accaduto”.

 

 

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